Maggio è il mese che dà il via libera alle semine in pieno campo e anche i semenzai, nella maggior parte d’Italia, d’ora in poi non hanno più bisogno di restare al coperto. Da questo mese è possibile mettere a dimora anche le piante più esigenti per le temperature, molte delle quali sono originarie di latitudini diverse da quelle italiane e che da noi possiamo coltivare solo in un limitato periodo dell’anno. 

Cinque semine da fare a maggio:

  • zucche
  • fagioli
  • mais
  • cetrioli
  • meloni

Preparare la terra per le semine

Molte di queste piante le avremo già fatte crescere in semenzaio per anticipare le raccolte, ma questo non toglie l’utilità di una semina a terra, che permette una crescita più armoniosa delle piante, che non devono così affrontare lo stress del trapianto.

Quando si semina in pieno campo si deve fare più attenzione alla preparazione del suolo. Soprattutto chi ha suoli argillosi o ricchi di sassi avrà maggiori difficoltà a creare una condizione favorevole alla germinazione. Grosse zolle di terra compatta o pietre possono impedire la crescita della plantula.

Quando i semi sono abbastanza grandi come quelli di fagioli, zucche e mais, piantare a terra è più semplice perché si può optare per la creazione di postarelle (piccole buche) invece che omogeneizzare l’intera aiuola. Con la semina a postarelle, ovvero creando delle buchette in cui depositare più semi disposte in file ed equidistanti, si può intervenire anche se il suolo non è ancora perfettamente in tempera, muovendo la terra al minimo per limitare i danni. Anche il compost, se c’è stata precedentemente una concimazione di fondo, può essere aggiunto solo nelle postarelle per un aiuto in più alla piantina in arrivo. Questa tecnica si può usare se il suolo è stato lavorato in autunno e non è troppo compatto, altrimenti servirà comunque de-compattare l’intera aiuola con grelinette o forca vanga.

Le semine che si possono fare in questo periodo sono parecchie, potete consultare l’elenco approfondito in questo articolo sulle semine di maggio. Qui mi concentro su alcune piante dai semi grandi che non possono mancare nell’orto del goloso.

seminare ortaggi a maggio

seminare ortaggi a maggio

Le zucche hanno bisogno di spazio

Parto dalle zucche (cucurbita maxima), piante che hanno un lungo ciclo di vita, sono esigenti e non gradiscono le temperature sotto i 10 gradi. I loro semi sono grandi e possiamo metterli a terra formando buchette dove inserirne tre o quattro. Quando spunteranno si eliminano le piantine più deboli per lasciare le due più belle.

Le piante di zucca formano lunghi tralci che percorrono diversi metri, dobbiamo avere cura di farle sviluppare in direzioni diverse. Se si mettono in aiuole strette, ci ritroveremo le loro larghe foglie che invadono vialetti e coltivazioni vicine. Bisogna lasciare loro anche due metri tra una buca e l’altra. La cosa bella delle zucche è che si conservano per molti mesi dopo la raccolta e, se ne abbiamo in abbondanza, ci accompagnano per tutto l’inverno. Hanno bisogno di un terreno ricco e smettono quasi di crescere se le temperature salgono sopra i 30°. Nella calda estate del 2022 le zucche sembravano non dare frutti, poi con l’arrivo dell’autunno che fu anche piuttosto mite, ripresero lo sviluppo, recuperando quasi il tempo perduto. Analogamente alle zucche possiamo seminare a terra anche le zucchine, queste altre cucurbitacee hanno un portamento diverso, ma hanno comunque bisogno di molto spazio, perciò tra le postarelle si lasciano almeno 50 cm. Seminiamo direttamente a terra le zucchine a partire da maggio, ma proseguiamo per tutta l’estate, questo ci permette di avere sempre piante giovani e raccolti scalari.

semina di fagioli

semina di fagioli

I fagioli producono il proprio azoto

I fagioli (Phaseolus vulgaris) sono piante leguminose, ovvero capaci di produrre in proprio, grazie alla collaborazione con i batteri del genere Rhizobium, l’azoto di cui hanno bisogno. Nonostante questa caratteristica non disdegnano un suolo arricchito con compost o letame maturo. Con qualche differenza in base alle varietà i fagioli si seminano a distanze ravvicinate: in file a 3, 4 centimetri di distanza oppure a postarelle distanti 20 centimetri l’una dall’altra, mettendo 5 o 6 semi. La distanza tra le file è di 50 centimetri. In questo caso si lasciano crescere tutte le piantine nate, senza diradare. Un trucco per anticipare la germinazione è tenere a bagno i fagioli per 12 ore prima di metterli a terra. Non sopportano il gelo per questo bisogna aspettare che le temperature restino sopra gli 8/10 gradi. Esigenze simili ai fagioli hanno i fagiolini (ovvero le varietà di fagiolo di cui mangiamo il baccello verde con i semi immaturi).

piantina di fagiolo

piantina di fagiolo

Il mais vuole stare vicino ai fratelli

Passiamo al mais (Zea mays), così completiamo le tre sorelle, le piante tradizionalmente coltivate insieme da diverse popolazioni americane. Venivano seminate molto vicine così che i fagioli potessero arrampicarsi sugli steli del mais e le zucche coprissero il suolo per contenere le erbe spontanee e trattenere l’umidità. L’azoto fissato dai fagioli aiutava le altre piante a crescere. Questa consociazione possiamo ripeterla nei nostri orti. 

Il mais, un tempo chiamato più spesso granoturco, è molto esigente sia per i nutrienti del suolo, che per l’acqua. Servono importanti concimazioni e suolo ben lavorato. Si semina a file, distanti tra loro circa 70 centimetri. Lungo la fila si rispettano i 15-18 centimetri. Si possono anche mettere semi più fitti per poi diradare se nascono troppo vicini. Per farlo crescere bene ci vogliono temperature comprese tra i 24 e i 30°C, perciò è facile che soffra sia per il freddo che per il troppo caldo. Il vento può farlo cadere, quindi mettendo più file vicine gli steli si proteggono a vicenda. Dopo un mese dalla semina possiamo aiutare il mais con delle rincalzature. 

I cetrioli, meglio farli arrampicare

Tra le piante più importanti da seminare a terra in questo periodo ci sono i cetrioli (Cucumis sativus), buonissimo complemento alle insalate estive insieme ai pomodori. La pianta può strisciare come le zucche, ma in genere viene coltivata usando dei tutori su cui si arrampica. Anche il cetriolo, altra cucurbitacea, ha bisogno di una buona concimazione e preparazione del terreno. Considerando le caratteristiche dei suoi frutti è facile ricordare che ha anche bisogno di molta acqua. Necessita inoltre di potassio per svilupparsi bene, perciò possiamo aiutarlo anche aggiungendo cenere di legna oppure macerato di consolida. Bisogna aspettare il caldo perché sotto i 15°C la pianta si danneggia. Visto il loro sviluppo i cetrioli occupano spazio, tra le file si lascia anche un metro e lungo la fila circa mezzo metro. I frutti vanno raccolti quando sono ancora giovani se si vuole che la pianta continui a produrne nella speranza di far maturare i suoi semi. Come per le zucchine, se si vogliono riprodurre i propri semi, va sacrificata una pianta per far maturare il cetriolo più bello.

seme di cetriolo e zucchina

seme di cetriolo e zucchina a confronto

Seminare i meloni

Molto simili ai cetrioli per esigenze sono i meloni (Cucumis melo), ma i loro frutti sono molto più dolci e li consumiamo come frutta e non come verdura. Hanno bisogno di 24°, quindi sono proprio un cibo estivo. Sotto i 14°C la crescita si blocca. Anche loro hanno bisogno di potassio che possiamo apportare in modo naturale al terreno senza aggiungere fertilizzanti di sintesi chimica. Si mettono a file distanti un metro o un metro e mezzo e a un metro lungo la fila. Tre o quattro semi per buca, alla fine si lasciano solo le due migliori piantine nate. Quando vediamo spuntare i meloncini mettiamo qualcosa sotto per evitare il contatto diretto con la terra, può essere, per esempio, un nido di paglia o un pezzo di legno, così si evitano attacchi di parassiti o marcescenze. Ha esigenze molto simili al melone anche il cocomero, che viene coltivato in modo analogo.

Francesca Della Giovampaola

Orto di maggio. Lavori da fare (video)

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