Permacultura, cos’è? 3 etiche, 12 principi e una filosofia
Non è facile spiegare cos’è la permacultura in poche parole. Forse non basta neanche un corso approfondito di permacultura. Parto da una definizione breve: la permacultura è un metodo di progettazione di insediamenti umani sostenibili. Riguarda la coltivazione della terra, più in generale la produzione di cibo, ma anche l’abitare e le nostre relazioni sociali. Prima del metodo in sé dobbiamo conoscere le etiche che stanno alla sua base. Ogni progetto in permacultura deve: prendersi cura della terra (intesa come suolo e come intero Pianeta), cura delle persone (quindi anche di noi stessi e cura del nostro corpo) e deve prevedere una condivisione del surplus e un limite ai consumi.
Indice dei contenuti
- Permacultura, significato
- Storia della permacultura
- A cosa serve la permacultura
- Definizioni di permacultura
- I dodici principi della permacultura
- Le tre etiche
- Cura della Terra
- Cura delle persone
- Condividere le risorse
- Il progetto del Bosco di Ogigia
- Permacultura in Italia. La mappa
- Come iniziare con la permacultura
- Corsi di permacultura in Italia
- Etiche e principi della permacultura (video)
- Perché la permacultura mi ha cambiato la vita (video)
Permacultura, significato
La parola permacultura deriva dall’inglese “permanent agriculture”, agricoltura permanente. Inizialmente nel primo libro sulla permacultura, Permaculture One (1978), edito in Italia da Libreria Editrice Fiorentina, il termine fu tradotto con la parola perma-coltura. Successivamente l’Accademia italiana ha scelto di usare il termine permacultura. La decisione, come spiegato nel libro Introduzione alla Permacultura (2007, Mollison, Sly), fu presa nell’ecovillaggio di Torre Superiore, nei pressi di Ventimiglia. Una scelta che ha voluto sottolineare l’evoluzione del pensiero e del movimento permaculturale mondiale.
La permacultura è una disciplina di progettazione non dogmatica, al cuore della quale troviamo una sola regola: prenditi la tua responsabilità (take your own responsability)
primo libro sulla perma-coltura
Storia della permacultura
È stato il naturalista australiano Bill Mollison a coniare la bella parola “permaculture” (in italiano “permacultura”), che deriva dalla contrazione di “permanent agriculture” e di “permanent culture“. Nel 1978 Mollison pubblicò il primo libro sull’argomento dal titolo Permaculture One, scritto insieme al suo allievo David Holmgren, spiegando che una cultura non può sopravvivere a lungo senza una base agricola sostenibile e un’etica dell’uso della terra. Prima di loro la rivoluzione era iniziata con Masanobu Fukuoka, il botanico giapponese che aveva sviluppato un metodo di coltivazione naturale nel tentativo di invertire la degenerazione causata dall’agricoltura moderna. (Attenzione: la permacultura non corrisponde all’orto sinergico, che è invece una tecnica di coltivazione dell’orto).
Nel 1988 esce il Manuale di progettazione che poi è stato tradotto in italiano soltanto trent’anni dopo, nel 2018, dall’associazione Mediperlab e Ignazio Schettini che ha vissuto con Bill Mollison nell’ultimo periodo della sua vita.
Come è arrivato Bill Mollison alla permacultura? Questo è ancora un punto interrogativo per molti permacultori. Come si è arrivati alla permacultura? È stato David Holmgren o è stato Bill Mollison? L’allievo Holmgren ha rubato l’idea al maestro Mollison? Oppure è stato Holmgren a migliorarla nel tempo e reinterpretarla? Possiamo dire semplicemente che l’hanno creata insieme. Ignazio Schettini
- Per approfondire: storia della permacultura (video lezione GRATUITA)
La permacultura oggi è un movimento internazionale, è studiata ed applicata in tutto il mondo. Si comincia a studiare permacultura secondo il programma base che aveva preparato Bill Mollison attraverso il Pdc (Permaculture Design Cours), ne parleremo più avanti nell’articolo. Ci sono istituti in tutto il mondo che cercano di diffondere principi ed etiche e anche di garantire qualità nei suoi progettisti.
A cosa serve la permacultura
La permacultura può essere utilizzata per progettare una grande azienda agricola, ma è perfetta anche per gestire meglio la propria economia domestica e avviare una produzione alimentare nel balcone di casa. Tutte le iniziative, grandi o piccole che siano, possono contribuire alla salvaguardia del pianeta e a indicare la strada verso un’economia più giusta.
Questo sistema di progettazione oltre al rispetto delle tre etiche di base (cura della terra, cura delle persone e condivisione del surplus) pone una regola ai permacultori, una soltanto ed è questa: prenditi la tua responsabilità. Per un cambiamento vero e profondo è necessario che ciascuno si prenda la propria responsabilità.
- Leggi anche: guida introduttiva alla permacultura (pdf)
Per i progettisti, gli architetti, i paesaggisti e gli amministratori pubblici la permacultura può diventare un punto di riferimento progettuale per affrontare le difficoltà del nostro presente
Definizioni di permacultura
Questa definizione è tratta dal libro Introduzione alla Permacultura di Bill Mollison e Reny Mia Slay, pubblicato da Terra Nuova Edizioni, più precisamente dalla prefazione italiana del libro a cura dell’Accademia Italiana di permacultura.
È un sistema di progettazione per realizzare e gestire una società sostenibile, è allo stesso tempo un sistema di riferimento etico-filosofico ed un approccio pratico alla vita quotidiana: in essenza, la permacultura è ecologia applicata.
Durante la plenaria 2020 dell’Accademia di Permacultura, abbiamo raccolto tante voci e definizioni. Una delle più belle è quella della Presidente Elisabetta Della Valle:
È l’arte di progettare sistemi umani sostenibili copiando i modelli della natura
Vi lascio anche la mia definizione tratta dallo stesso video che trovate in fondo all’articolo.
La permacultura è buonsenso, che i nostri nonni avevano più di noi
I dodici principi della permacultura
David Holmgren nelle sue pubblicazioni elenca e approfondisce dodici principi di progettazione: una cassetta degli attrezzi a cui attingere durante la progettazione.
12 principi della permacultura codificati da Holmgren:
- Osserva e interagisci
- Cattura e immagazzina energia
- Ottieni un raccolto
- Applica l’autoregolamentazione e accetta feedback
- Usa e valorizza energia e servizi rinnovabili
- Non produrre rifiuti
- Progetta dal sistema al dettaglio
- Integra invece di separare
- Utilizza soluzioni piccole e lente
- Usa e valorizza la diversità
- Usa i limiti e valorizza i margini
- Rispondi ai cambiamenti con creatività
La permacultura ci procura una cassetta degli attrezzi per spostarci dalla cultura della paura e della scarsità, a una cultura di amore e abbondanza. Toby Hemenway
Ambiti della permacultura individuati dalla Scuola del Bosco di Ogigia per il corso permacultura
Le tre etiche
- Cura della Terra (earth care)
- Cura delle persone (people care)
- Condivisione delle risorse (fair share)
Cura della Terra
Per Terra si intende sia il Pianeta, con tutte le creature viventi che lo abitano, ma anche il suolo coltivabile. Sul suolo fertile è molto importante soffermarsi, perché si tratta della base concreta e reale su cui si basa tutta la vita del pianeta. Il suolo è senza dubbio il patrimonio più importante per tutti, il suo ruolo non è comparabile a nessun’altra riserva di ricchezze. E al momento questo patrimonio si va rapidamente assottigliando, il processo di degradazione dei suoli ha accompagnato la storia dell’uomo sulla Terra, ma la rapidità del degrado attuale ci porterà in pochi decenni al collasso delle civiltà. Ne va della capacità di far crescere piante e quindi cibo per l’umanità.
Avere Cura della Terra significa prestare attenzione a tutti gli esseri viventi e non viventi, affinché si possa conservare la biodiversità e possano compiersi i cicli naturali che rigenerano ciclicamente tutte le risorse.
Bisogna far sì che tutti i sistemi viventi possano continuare ad esistere e moltiplicarsi. Bill Mollison
Cura delle persone
Un progetto in permacultura deve prendersi cura delle persone. A partire dal progettista o dal conduttore dell’attività che si sta progettando. Quindi anche un fine meritevole come la rigenerazione di un suolo o la difesa di un ecosistema non possono essere perseguiti a scapito del benessere delle persone che sono impegnate nell’impresa. Vanno soddisfatti i bisogno delle persone e questo è fondamentale anche se lo guardiamo dal punto di vista della conservazione dell’ambiente. Se non salvaguardiamo le persone che portano avanti l’impresa, ad un certo punto l’impresa si arresterà. Faccio un altro esempio: non possiamo certo pensare di portare avanti un progetto etico se per il bene dell’ambiente non rispetto i diritti umani delle persone che vi lavorano. Quindi un progetto in permacultura deve far sì che le persone possano accedere alle risorse necessarie alla propria esistenza.
Condividere le risorse
Infine la terza etica ci dice di mettere a disposizione tempo, denaro ed energia in eccedenza a favore della cura della terra e delle persone. Dopo aver soddisfatto i nostri bisogni possiamo mettere a servizio degli altri il surplus di cui disponiamo. La terza etica ci dice anche di porre un limite ai consumi. Le etiche e i principi possono essere applicati in ogni ambito, non solo in un ambiente rurale, ma anche in città: con la permacultura urbana.
La permacultura è una progettazione, non è una tecnica. Quindi non è né una tecnica agricola né una tecnica ortistica, non è neanche una facilitazione da applicare in un contesto sociale. È la progettazione di un sistema che noi vorremmo iniziare o migliorare, può riguardare sia il nostro ambiente agricolo o un contesto sociale. Eva Eisenreich
Il progetto del Bosco di Ogigia
Il Bosco di Ogigia è il mio progetto in permacultura che porto avanti con Filippo Bellantoni e tanti amici. Si tratta di un pezzetto di terra in cui faccio crescere un bosco alimentare. Per produrre cibo e altre risorse utili. Un luogo dove stare, soprattutto, bene. Questi 2500 metri di terreno al margine di strada di un paesino di provincia, per me sono una zattera di salvataggio nel mare delle assurdità sulle quali si basa la moderna organizzazione sociale. Là posso applicare i principi della permacultura, ma la vera sfida è applicarli in ogni ambito della vita. La permacultura è un modo bellissimo di progettare la propria vita.
Permacultura in Italia. La mappa
In Italia ci sono tante realtà concrete di permacultura; che siano food forest, progetti comunitari o aziende agricole, ogni anno nascono decine e decine di progetti che seguono i principi di permacultura. Abbiamo pensato di metterli in rete realizzando una mappa interattiva dove è possibile consultare i luoghi dove si applica la permacultura in Italia. La mappa è in continua evoluzione: c’è infatti la possibilità di segnalare la proprie realtà.
- Per approfondire: mappa permacultura in Italia
Come iniziare con la permacultura
Come avrete compreso la permacultura non è solo fare l’orto, si tratta di lavorare osservando un sistema complesso e progettare lavorando con un approccio sistemico (un metodo di lavoro che si adatta a tutti i campi). Avrete quindi capito che un buon lavoro in permacultura prevede anche molta osservazione e molto studio. Per iniziare subito a entrare in questa filosofia il suggerimento è di rifornirsi di buoni libri: tra i titoli consigliati per iniziare segnaliamo Introduzione alla permacultura, di Bill Mollison e Reny M. Slay, Come proteggere e realizzare modi di vivere sostenibili e integrati con la natura di D.Holmgren o il gran lavoro di traduzione del Manuale di progettazione di Bill Mollison fatto da Ignazio Schettini. I libri non bastano: la permacultura dà il meglio di se se applicata in gruppo: è molto importante quindi partecipare a un corso di 72 ore o a un incontro d’introduzione alla permacultura. Vediamo nel paragrafo di seguito altre info sui corsi di permacultura.
- Ti potrebbe essere utile: info su corsi di permacultura
Corsi di permacultura in Italia
Ci sono molti corsi di permacultura che si possono seguire sia dal vivo che online. Ogni anno si tengono decine di PDC (permaculture design course). Questo corso di progettazione base, strutturato su un modulo di lezioni di 72 ore permette di avviare il percorso di apprendimento attivo seguito dall’Accademia Italiana, che dopo due anni circa ci porta al conseguimento del diploma in permacultura rilasciato dall’Accademia. Prima di iniziare questo percorso di studi potete anche seguire un corso d’introduzione alla permacultura, scaricare la nostra guida introduttiva o seguire i video del Bosco di Ogigia sul tema. Abbiamo anche realizzato un video corso online sulla permacultura, un percorso completo adatto sia per chi inizia ora, che per chi vuole approfondire alcuni aspetti dopo il corso di progettazione base.
- Ti potrebbe essere utile: perché fare un corso di permacultura
- Segui le 10 lezioni gratuite del video corso online sulla permacultura
(Dalla pagina del corso scorri il programma e clicca “anteprima”)
Libri sulla permacultura. Queste sono le letture imprescindibili per chi è curioso di conoscere qualcosa di Permacultura
Etiche e principi della permacultura (video)
Qui trovi una raccolta di video sulla permacultura dal canale youtube del Bosco di Ogigia, abbiamo realizzato un video per ogni principio. Puoi anche scaricare la guida introduttiva (è gratis).
Scarica introduzione alla permacultura (pdf)
Perché la permacultura mi ha cambiato la vita (video)

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