La forca vanga è un attrezzo agricolo, di recente introduzione, utilizzato per dissodare il terreno in sostituzione della tradizionale vanga. Lo strumento è simile al forcone a quattro denti sempre usato dai contadini per movimentare paglia, fieno o concime. Si differenzia da questo per la forma dei denti, molto meno arcuati, ma soprattutto per la robustezza, il peso della forca vanga dovrebbe essere almeno il quadruplo del forcone tradizionale.
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Differenza tra forca vanga e vanga classica
La differenza sostanziale tra la vecchia vanga e questo attrezzo per fare l’orto sta nel fatto che la prima si usa per rovesciare completamente il terreno mentre con la forca si dissoda solamente senza modificare la struttura degli strati. Inoltre introdurre nel suolo quatto denti di metallo con una bella punta è molto più agevole che farlo con una lama continua di diversi centimetri. La lavorazione con la forca non ci richiede neppure di piegarci con la schiena, in quanto non abbiamo nessun peso da caricare e spostare. I movimenti che si compiono con questo attrezzo, se manteniamo una buona postura, possono costituire un buon allenamento sportivo e non non una faticaccia pericolosa per la schiena. A ringraziare non sarà solo il nostro corpo, perché i vantaggi per la terra sono ancora maggiori.
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i denti della forca vanga. La freccia indica una staffa, modifica aggiunta successivamente
Come usare la forca vanga. Perché non va girata la terra
Il suolo è un luogo molto abitato. Vi vivono tanti organismi appartenenti ai cinque regni della natura: piante, animali, monera, protisti, micorrize e funghi. Il 95% della biodiversità abita i primi 3o cm di suolo sulla superficie terrestre. Questa moltitudine vive a stretto contatto senza darsi fastidio, anzi collaborando e ottenendo il massimo beneficio proprio dalla presenza degli altri. Questi abitanti del suolo sono diversi tra loro e in uno spazio, apparentemente omogeneo, trovano nicchie molto diverse per vivere. La maggiore o minore presenza di ossigeno, per esempio, cambia completamente l’habitat a disposizione, lo stesso fa il livello di umidità, la presenza di luce e così via. Nel suolo ciascuno occupa la posizione che più gli è conveniente e instaura relazioni con l’ambiente circostante. Provate a immaginare cosa accade quando lavoriamo la terra. Sconvolgiamo completamente questo equilibrio e il danno sarà tanto maggiore, quanto più modificheremo l’habitat dei viventi con la nostra lavorazione del suolo. Se giriamo una zolla di terra capovolgendola, gli organismi abituati a stare a 3o centimetri di profondità si troveranno a diretto contatto con i raggi del sole o con la pioggia battente. Coloro che vivevano in superfice, invece, si troveranno sommersi. Per la maggior parte di questi abitanti il capovolgimento della zolla significa la morte. Ma solo un suolo vivo è fertile. In pratica impieghiamo tanta fatica per distruggere proprio ciò di cui abbiamo bisogno per coltivare. Sostituendo la vanga con la forca vanga limitiamo i danno e ci teniamo alcuni vantaggi: evitiamo di compattare la terra e facilitiamo l’eliminazione delle erbe spontanee, nel caso che ce ne sia bisogno.
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forca vanga e lavorazioni del suolo
Vantaggi della forca vanga
I vantaggi della lavorazione del terreno usando la forca vanga sono vari.
- Lo strato di terreno superficiale, ricco di microrganismi viventi, rimane al suo posto con notevole vantaggio per la fertilità.
- Il lavoro è molto meno pesante: affondare nel terreno i 4 corni della forca e tirare leggermente all’indietro il manico per allentare il terreno è meno faticoso, anche perché lavoriamo in modo più composto, piuttosto che caricare un’intera zolla di terreno sulla vanga e sollevarla per poterla rovesciare.
- L’incisione con i denti della forca evita la formazione della soletta di lavorazione, che invece può avvenire con il taglio uniforme della vanga.
- Con la forca vanga possiamo andare più in profondità considerando che la lunghezza dei corni è di 30 cm.
forca vanga con modifica. La staffa permette di andare più a fondo
Modifica all’attrezzo per andare in profondità
Alla forca vanga che utilizziamo al Bosco di Ogigia abbiamo aggiunto una staffa che ci consente di affondare per ulteriori 15 cm per raggiungere una profondità totale di 45 cm, un vero “scasso” del suolo. Tale profondità ovviamente dobbiamo raggiungerla con gradualità: affondiamo la forca per un poco, tiriamo indietro per allentare, affondiamo ancora e così via in diverse fasi.
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La scelta della forca vanga
In commercio troverete tantissimi modelli di forca vanga. Suggerisco di rivolgervi a un oggetto solido, composto da pochi elementi, ovvero la forca vera e propria in metallo, il manico in legno e un fermo per unire le due parti. Potete aggiungere la staffa come indicato. Esistono tanti modelli più moderni, composti da un maggior numero di parti e materiali. Vi consiglio di affidarvi a prodotti di alta qualità, altrimenti è probabile che, prima o poi, alcune componenti si rompano, soprattutto lavorando terreni pesanti. La regola più importante è scegliere attrezzi di qualità, il maggiore investimento è sempre ripagato dalla durata. Un utensile ben fatto può durare una vita.
Francesca e Vasco Della Giovampaola
Usare la forca vanga nell’orto (video)

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