Con l’arrivo di maggio nell’orto si intensificano i lavori di semine e trapianti già ampiamente avviati in aprile. In particolare è un buon periodo per la semina di fagioli, sia dei mangiatutto che di ogni specie da sgranare. Di questi ultimi le qualità che consiglierei sono i borlotti, particolarmente buoni se raccolti ancora teneri, i fagioli dall’occhio, cosiddetti per la macchia scura che hanno nel punto di attacco al baccello, sono piccoli ma molto buoni, inoltre non trascurerei i classici fagioli bianchi adatti ad essere consumati sia freschi che secchi. Si possono seminare anche carote, spinaci e porri, oltre alle insalate lattughe che è opportuno seminare in ogni mese per poterle raccogliere in tutto il periodo della primavera ed estate. Maggio è anche il mese giusto per seminare le arachidi, una coltura molto particolare che ci regalerà dei frutti sottoterra.
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barattolo pieno di fagioli dall’occhio (Vigna unguiculata)
Indice dei contenuti
- Maggio, semine e trapianti nell’orto
- Semine di maggio
- Semina del mais
- Trapianti di maggio
- Raccolti nell’orto a maggio e innaffiatura a goccia
- Tagliare l’erba per pacciamare il suolo
- Monitoraggio insetti e trattament alberi da frutto
- Strutture per ortaggi rampicanti
- Orto a maggio, tour al Bosco di Ogigia (video)
Maggio, semine e trapianti nell’orto
Semine di maggio
Semina del mais
Maggio è il periodo giusto per la semina del mais. Per seminare il mais dolce lasciate i semi in bagno per una notte, interrate una fila di semi a circa 15, 20 centimetri di distanza. Ricoprite con terra e irrigate. Se le temperature resteranno alte nei giorni successivi alla semina, le piantine impiegheranno pochi giorni per spuntare.
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Trapianti di maggio
Maggio è il mese particolarmente indicato per gran parte dei trapianti primaverili ed è indispensabile verificare che il terreno sia in tempera prima di lavorarlo. Il rischio maggiore in questo periodo è rappresentato dal fatto che il terreno sia troppo bagnato. Questo lo vediamo facilmente muovendolo: sia con attrezzi manuali che meccanici. In tal caso dobbiamo attendere che perda gran parte dell’umidità altrimenti possiamo fare danni che si protrarranno per molto tempo. Indicativamente gli ortaggi da trapiantare nel periodo sono melanzane, cavoli, zucche, tra tutti non da non dimenticare il trapianto dei pomodori.
Trapianti in un letto di hugelkultur nell’orto a maggio
Trapianti da fare nell’orto a maggio
- melanzane
- cavoli
- cetrioli
- zucche
- pomodori
- peperoni
- peperoncini
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Raccolti nell’orto a maggio e innaffiatura a goccia
Fortunatamente questo è il periodo in cui si possono fare anche varie raccolte di ortaggi quali: fave, piselli, zucchine, asparagi e insalate; oltre ad alcuni frutti, ad esempio fragole e ciliegie precoci. Questa annata fin qui è stata particolarmente asciutta ed è stato necessario, in alcune occasioni, ricorrere ad annaffiature fin da aprile. Man mano che facciamo i trapianti, se optiamo per l’irrigazione a goccia, dobbiamo predisporre gli impianti. Annaffiare a goccia è certamente il metodo migliore: risparmiamo acqua e limitiamo il compattamento del terreno. Tuttavia è opportuno ridurre al minimo il ricorso all’irrigazione per evitare la dispersione delle sostanze organiche nel terreno. Per mantenere l’umidità del suolo è importante effettuare una buona pacciamatura.
l’erba tagliata si trasforma in prezioso fieno nell’orto a maggio
Tagliare l’erba per pacciamare il suolo
La seconda parte del mese, se avete appezzamenti di terreno non coltivato, è il periodo migliore per tagliare l’erba. Si asciugherà in pochi giorni ed otterrete del fieno, un materiale adatto per la pacciamatura, in quanto ricco di diverse sostanze che decomponendosi creano uno strato di humus nel terreno. Se il taglio viene fatto non troppo in basso, lasciando circa 10 cm di stelo, le piante spontanee riusciranno a rigenerarsi più facilmente e sarà , forse, possibile effettuare un secondo taglio. Vi sembrerà di aver raddoppiato il lavoro, ma avrete anche raddoppiato le risorse, ovvero l’erba utile a nutrire la terra.
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Maggio è anche il mese adatto per effettuare le potature della siepe, intervenire in questo periodo primaverile sulle piante sempreverdi ci permetterà di lavorare meno sulle potature necessarie in autunno.
orto a maggio, applicazione del trattamento su un albicocco colpito da gommosi
Monitoraggio insetti e trattament alberi da frutto
In maggio può essere necessario fare dei trattamenti agli alberi da frutto, comprese le viti. In questo ambito le possibilità sono tante, ma anche i rischi, perché ci troveremo di fronte molte soluzioni potenzialmente pericolose per noi e per l’ambiente. Il consiglio è di evitare il più possibile l’uso di sostanze chimiche tossiche; sono da preferire sempre i trattamenti di origine naturale, ma anche in questo caso bisogna evitare ciò che può avere impatti nocivi sull’ambiente. Per tutte le malattie a cui possono andare incontro le piante (fungine, parassitarie, virali, batteriche) esistono dei trattamenti alternativi, più efficaci quando si agisce in prevenzione. Prepareremo un articolo a parte su questo argomento molto complesso.Â
Un trattamento economico che abbiamo sperimentato di recente e utile, ad esempio, per contenere la gommosi delle drupacee (pesco, albicocco, ciliegio), si effettua con colla vinilica e rame (la ricetta ce l’ha svelata direttamente il permacultore Salvatore Giaccone, di Saja food forest). Dopo aver rimosso le gocce di resina, che sono vettori di funghi, si possono curare i tagli delle potature o le ferite riportate dall’albero con un trattamento a basso costo realizzato miscelando colla vinilica, acqua e polvere di rame. Per un chilo di colla vinilica, si usa un cucchiaio di polvere di rame sciolta in un bicchierino di acqua. Con un pennello si possono così “disinfettare” le ferite agli alberi con una soluzione che scomparirà dopo circa un anno.
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A maggio si potrebbe manifestare anche la bolla del pesco, in questo caso è bene fare dei trattamenti per contenerla (se non si sono fatti quelli preventivi nei mesi autunnali). In questo periodo dobbiamo anche controllare se ci sono parassiti nelle piante dell’orto. La presenza di formiche sulle piante ci segnala la presenza di colonie di afidi, poiché sappiamo che le formiche allevano questi insetti che possono creare dei danni agli ortaggi. Dobbiamo essere tempestivi nei trattamenti, in quanto gli afidi si moltiplicano velocemente. Come repellente naturale possiamo usare il macerato di ortica, da spruzzare con una soluzione liquida sulle foglie. Trovate tutti i consigli su come realizzarle questo preparato fai da te nell’articolo che ti segnalo qui sotto.
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Un altro rimedio contro gli afidi si realizza miscelando una soluzione fatta con olio di neem e sapone di marsiglia, da applicare spruzzando sulle foglie. Olio di neem e sapone molle si possono anche distribuire in periodi diversi, uno dopo l’altro. Non eccedere le dosi consigliate e non spruzzare sui fiori, anche i rimedi più naturali possono fare dei danni se utilizzati male. A maggio si posizionano anche le trappole per monitoraggio e cattura massale della mosca dell’olivo.
Strutture per ortaggi rampicanti
Nel mese di maggio si fanno tantissimi trapianti e semine di ortaggi, tra questi ci sono ad esempio pomodori, fagiolini e anche zucchine (vedi chayote). Tutte piante che amano arrampicarsi verso l’alto e giovano di un sostegno che le porti in cerca di luce e faciliti la raccolta dei frutti. Per far arrampicare gli ortaggi possiamo creare delle vere e proprie strutture a pergola, di cui abbiamo già parlato nell’articolo sui cinque lavori da fare a primavera nell’orto, oppure recuperare dall’orto dei pali naturali. Il consiglio è di non comprare canne o pali, ma di riusare rami di potature invernali che ben si adattano a fare da sostegno, oppure recuperare le canne (arundo donax) che crescono in zone umide (la migliore raccolta si fa a gennaio e febbraio con la luna calante), che ci dureranno diversi anni e si trovano in abbondanza e gratuitamente.
Orto a maggio, tour al Bosco di Ogigia (video)

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Buonasera,
Leggevo che nel mese di maggio,bisogna diradare i frutticini del melo.
Infatti il mio albero è colmo di frutti piccolissimi ,raggruppati in 4 o 5 frutti vicinissimi.volevo chiedere in ogni gruppo di 5 piccole mele quante ne devo togliere?
Grazie mille
Buonasera Rossana, credo dipenda molto dall’annata e dalla singola pianta. Dovrai affidarti al buonsenso. Il numero di mele dipende dal vigore della pianta, più la pianta è forte, più frutti porterà a raccolto. Valuta l’annata, in anni di bassa produzione non serve intervenire, mentre quando l’annata è generosa qualche frutto in più si toglie. Io sto diradando le mie albicocche, ma sempre con delicatezza e parsimonia :)
Qui c’è un articolo che potrebbe tornarti utile: https://www.fruttetobiologico.it/melo/diradare-meline.html