Cosa significa prendersi cura della terra e coltivare il suolo? Chi cura un orto penserà alla preparazione del suolo per le nuove coltivazioni. Per molte altre persone, attente alle questioni ambientali, vuol dire avere comportamenti responsabili per non danneggiare gli ecosistemi terrestri. Per una azienda agricola potrebbe indicare la periodica lavorazione profonda del terreno.

Prendersi cura della terra per me significa una presa di coscienza del ruolo del suolo per la sopravvivenza dell’umanità e la consapevolezza che molte delle nostre attività stanno distruggendo questo elemento base della vita sul Pianeta. Vediamo in questo articolo le funzioni fondamentali che svolge il suolo e consigli su come rigenerarlo partendo da zero.

L’agricoltura, come scriveva Tolstoj, indica cosa è più e cosa è meno necessario. Guida razionalmente la vita. Bisogna toccare la terra. La tenerezza e la gioia che noi proviamo guardando la natura, infatti, è il ricordo del tempo in cui eravamo animali, piante, fiori, terra.

La cura della Terra

Non si sta ancora facendo abbastanza. La crisi ambientale è diventata finalmente un tema di primo piano. Ne siamo più o meno consapevoli tutti, i governi sembrano attivi nella predisposizione di iniziative per fermare lo sperpero di risorse, l’inquinamento e la distruzione dei cicli naturali che in milioni di anni hanno forgiato l’ancora meraviglioso pianeta che abitiamo. Ma credo che non sia ancora stata raggiunta una piena consapevolezza del rischio che corriamo a trattare il suolo come stiamo continuando a fare.

Per farlo occorre ricordare quante funzioni svolge la superficie terrestre, una sottile pellicola di materiali vari, di colore bruno che ricopre molte delle terre emerse, sulla quale cresce la vegetazione e vivono tutti gli animali terrestri.

la cura della terra

la cura della terra, il libro del Bosco di Ogigia

Le funzioni che svolge un suolo sano

Il suolo è un ecosistema naturale, fittamente abitato, su cui si incontrano la maggior parte degli organismi viventi del pianeta e da cui provengono quasi tutti gli alimenti di cui ci nutriamo. Ma le funzioni che svolge sono innumerevoli: 

  • Il suolo è il luogo di trasformazione della materia. Ogni vegetale, animale o organismo unicellulare nato sulla superficie terrestre restituisce i suoi elementi al ciclo della vita grazie all’azione del suolo. Non viviamo su un cumulo di spazzatura (anche se al momento qualche problema del genere lo abbiamo!) perché la terra tutto accoglie e tutto trasforma.
  • La terra è quindi un organo digestore di tutta la materia organica che conserva e trasforma gli elementi nutritivi che servono alla crescita delle piante. Le piante, mediante la fotosintesi, sono anche le creatrici dell’ossigeno che respiriamo.
  • Gli strati di suolo hanno una funzione depuratrice dell’acqua. La pioggia che cade li attraversa per raggiungere le falde sotterranee. Dopo questo percorso e una permanenza nel sottosuolo l’acqua torna a sgorgare in superficie, pronta a dissetarci e a scorrere per tornare alla fine al mare. Senza questo ciclo non disporremmo dell’acqua pulita necessaria alla vita sulla terra.
  • La terra accumula e conserva carbonio nelle sue strutture, che sottrae all’atmosfera. Non tutti sanno che la comune terra, quando è fertile e in buono stato, è la principale custode dell’anidride carbonica, è essenziale per la stabilità del clima, mantenendo nei limiti corretti la quantità in atmosfera di questo gas. 

Consumo di suolo

Stiamo perdendo suolo e questo avviene sia pensando alla sua profondità che alla sua estensione. Parlando di profondità intendo la perdita di sostanze all’interno della terra, si riduce la materia organica, si perde la struttura, si allontanano per l’azione degli agenti atmosferici tanti preziosi elementi. Quando mi riferisco all’estensione, invece, sto pensando alla perdita di superficie a causa dei tanti usi che se ne fanno e che trasformano la terra viva in un piano di appoggio per le più disparate strutture e invenzioni umane. Non si tratta di perdite marginali, ma di un veloce processo che sta divorando il suolo terrestre.

Pensiamo che nella sola Italia si perdono 19 ettari al giorno di suolo naturale o coltivato (sono i dati rilevati per l’anno 2021).

coltivare la terra

coltivare la terra per un suolo vivo. Sezione di terreno ricco di vita

Come rigenerare il suolo

Prendersi cura del suolo significa fare il possibile per salvaguardare le condizioni di base che hanno reso possibile fin qui la vita sulla terra. Non vi è, al momento, altro patrimonio materiale più importante da salvaguardare. Va fatto senza perdere tempo e senza delegare ad altri ciò che possiamo fare in prima persona. Ho preparato una lista di cose da tenere a mente per compiere quotidianamente azioni e scelte a difesa del suolo:

  • La terra è viva. Al suo interno è ospitata la maggior parte della biodiversità del pianeta. 
  • Tutti gli organismi che la abitano hanno bisogno di cibo, acqua, ossigeno e una casa sicura per prosperare esattamente come noi.
  • Ciò che al suolo viene sottratto per le nostre necessità deve tornare prima o poi ad esso per poterlo rigenerare.  
  • Il suolo non è una risorsa rinnovabile perché si genera molto lentamente. Per creare un centimetro occorrono tra i 200 e 400 anni. 
  • Tutte le sostanze velenose, tossiche, radioattive, antibiotiche e nocive alla vita che per qualsiasi ragione raggiungono il suolo compromettendo la vitalità sua e degli animali che lo abitano. 
  • Le attività agricole sono la principale causa della riduzione della fertilità dei suoli e della diffusione di sostanze che avvelenano le matrici vitali del pianeta.
  • La maggior parte dei suoli del pianeta hanno perduto gran parte della fertilità e questo sta alla base delle difficoltà che incontriamo nella coltivazione del nostro cibo. Impoverendo i suoli stiamo riducendo le risorse disponibili per gli uomini. Intere civiltà sono scomparse per la perdita di fertilità dei territori da loro abitati.
  • La copertura del suolo per la costruzione di case, stabilimenti, vie di trasporto, eccetera, è una scelta irreversibile, dalla quale non si può tornare indietro. Un suolo cementificato è perduto per sempre.
  • Il suolo è la casa degli alberi e di tutte le piante che, trasformando l’energia solare in sostanze zuccherine, sono alla base dei cicli vitali. Senza la presenza di una copertura vegetale si interrompe anche il ciclo dell’acqua così come lo conosciamo. 
  • Il suolo viene barattato spesso con il denaro. Lo si destina alla funzione che può fruttare maggiore quantità di denaro. Ma perderlo significa cancellare le basi per la nostra sussistenza. Come fece Re Mida vogliamo trasformare tutto ciò che tocchiamo in oro, con la conseguenza che non avremo più di che nutrirci. 
cosa possiamo fare per il suolo

impariamo a rispettare il suolo

Cosa posso fare per il suolo

La condizione della vita moderna ha portato ad un distacco quasi completo tra noi e il suolo. Quasi più nessuno mette mani (e spesso piedi) sulla terra. Se non si svolgono particolari mestieri, come quello di contadino, non ci si avvicina mai ad essa. E anche i contadini usano spesso mezzi e tecnologie che hanno spezzato questo contatto diretto. Al limite lo si fa a scopo ricreativo, per fare sport, per piacere, ma non per necessità o rispetto. Il primo passo è riaprire un contatto tra noi e la terra. Toccarla, guardarla, riconoscerne il valore, imparare a valutare le sue caratteristiche e sapere cosa la danneggia e cosa la nutre. La cura della terra è la strada più veloce e sicura per affrontare e risolvere tutte le crisi della nostra epoca.

Per approfondire puoi partecipare alla diretta di mercoledì 12 aprile alle 21:00 con l’agricoltore e biologo Cristiano Gallinella. Mettete un like e attivate la campanella per non perderla.

Libro la cura della terra

L’11 aprile (oggi) è uscito il primo libro del Bosco di Ogigia intitolato “La cura della terra” dove ho raccontato il mio percorso di ravvicinamento alla terra, le difficoltà, le esperienze e le conoscenze che sto acquisendo grazie al lavoro quotidiano nel campo. Nel libro, pubblicato da Mondadori, racconto le ragioni e i primi passi del Bosco di Ogigia, la foresta commestibile a cui ci stiamo dedicando per dare un contributo concreto alla rigenerazione del suolo. Ho raccontato, nel modo più semplice possibile, quanto sia complesso e delicato l’ecosistema suolo e come sia possibile cominciare a difenderlo anche solo cambiando alcuni comportamenti. Ma prima di tutto il libro vuole aiutare a cambiare lo sguardo che si posa sulla terra, un bene inestimabile che non possiamo più permetterci di danneggiare.

Francesca Della Giovampaola

Dove trovi il libro del Bosco di Ogigia

Come coltivare il suolo (video)

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La cura della terra. Il libro del Bosco di Ogigia

La cura della terra. Il libro del Bosco di Ogigia, edizioni Mondadori

La cura della terra. Il libro del Bosco di Ogigia, edizioni Mondadori