La portulaca è la mia erba spontanea estiva preferita. Cresce tra gli ortaggi, approfittando delle lavorazioni e delle irrigazioni che dedichiamo alle piante coltivate. Le sue proprietà sono così numerose e apprezzate che viene anche coltivata appositamente.
Indice dei contenuti
Come riconoscere la portulaca
La portulaca è molto facile da riconoscere per le sue foglioline grasse e la disposizione a rosetta dei suoi gambi rossastri, ci regala un raccolto prelibato senza nessuno sforzo. Cosa chiedere di più da un’erba spontanea? Scopriamo in questo articolo tutte le sue proprietà e una ricetta (segreta).
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I nomi della Portulaca
La portulaca, nome scientifico Portulaca oleracea L., è conosciuta nelle diverse zone d’Italia con tantissimi nomi diversi. Questo testimonia la sua popolarità e i numerosi usi che se ne possono fare. Per fare alcuni esempi in italiano è nota con il nome di procaccia, porcellana, purselana (Ligurai). In Lombardia è chiamata erba grassa, in Sardegna barzellana, nelle Marche porcacchia. In Toscana si chiama anche perchiazza o sportellecchia. In Sicilia purciddana.
L’elenco dei nomi è molto lungo, li trovate in questa pagina (wikipedia) se volete approfondire, ma non finisce qui. Nel libro “Il prato in tavola” di Dafne Chanaz (trovate il link in fondo) sono citati altri nomi come: erba dei porci, erba porcellana, barzellana, porslana, purslane, porselaga, persulaua, porcinacchia, prucciaca, procacchia, sportellacchia, chiaccunella, andraca, andracne, gassule, erba gnagnoa, gamaruneddu marinu e l’elenco potrebbe proseguire con altre sfumature di pronuncia. Se conoscete altre denominazioni per questa preziosa pianta potete segnalarli nei commenti.
pianta di portulaca. Un’erba spontanea ricca di benefici e proprietà
Caratteristiche della portulaca
La Portulaca oleracea è una piccola pianta spontanea, con rami e foglie carnose che produce fiorellini gialli. Si trova in tutta Italia e cresce persino in città. Commestibile e piena di proprietà benefiche, non va raccolta quando non si sia certi dei terreni in cui la incontriamo, in quanto accumula metalli pesanti. Va evitato quindi di raccoglierla a bordo strada o in terreni dove si utilizzano diserbanti o concimi chimici. L’uomo la conosce e la utilizza da millenni, anche come nutrimento per i maiali; da qui l’origine di alcuni dei suoi nomi.
Sa affrontare bene caldo e siccità, si accontenta di terreni poveri e rocciosi, resiste all’aridità, alle alte temperature e al sole diretto, perciò è una risorsa preziosa disponibile anche quando le altre piante non riescono a sopravvivere. In inverno la pianta muore per via delle basse temperature, non sopporta quelle inferiori ai 10° C.
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la portulaca è una erba spontanea ricca di proprietà
Proprietà della portulaca
Per chi cerca la salute attraverso l’alimentazione, non può mancare della portulaca nel menù estivo. La sua proprietà principale è la grande quantità di acidi grassi omega 3 che contiene. Ne possiede più di qualsiasi altra pianta e la sua assunzione permette di supplire alla mancanza di pesce nella dieta. Contiene mucillagini che ci aiutano in caso di infiammazioni della bocca, delle vie urinarie e del tratto digestivo. Possiede anche le vitamine A, B e C, tanto da venire impiegata in passato contro lo scorbuto. Inoltre è ricca di proteine e minerali come magnesio, potassio, manganese, fosforo, zinco, selenio, ferro, calcio e rame.
- Per approfondire: portulaca, omega 3 e benefici per la salute (a cura del Dott.Marotta)
Riassumendo la portulaca è ricca di:
- Omega 3
- Vitamina A, B e C
- Magnesio
- Potassio
- Manganese
- Fosforo
- Zinco
- Selenio
- Ferro
- Calcio
- Rame
Cosa indica la portulaca nel terreno
Come si coltiva
La portulaca produce molti semi, facili da raccogliere. Quindi la possiamo seminare dove vogliamo partendo da semi autoprodotti. Se non abbiamo questa possibilità, i semi si trovano anche in commercio. Attenzione a non confondere la portulaca, utilizzata a scopi alimentari, con le varietà da fiore che producono belle fioriture variopinte. I piccoli fiori gialli della portulaca producono delle capsule all’interno delle quali maturano i semi. Utilizzando una busta da mettere intorno ai rami con le capsule mature è facile prelevare questi semi dalla pianta, che sono buoni anche da mangiare.
fiore di portulaca
Semi di portulaca
I semi sono piccolissimi e neri si possono seminare in primavera e in estate per avere più raccolti. Prepariamo la terra e spargiamo alcuni semi e poi copriamoli muovendo la terra leggerissimamente. La portulaca si può far crescere anche in vaso. Se la terra le piace, non richiederà cure, se non un po’ d’acqua. Bisogna, casomai, fare attenzione a che non diventi troppo invasiva. Si può riprodurre anche per talea, interrando un fusticino tagliato e innaffiandolo per mantenere un po’ di umidità e permettergli di emettere radici.
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Portulaca in cucina
Della portulaca si mangiano soprattutto le foglie e i gambi più teneri, ma tutte le sue parti sono commestibili. A me piace soprattutto trasformata in pesto, una ricetta che mi consente di gustarla fresca, senza cuocerla. Si può anche aggiungere semplicemente alle insalate, si abbina bene con i pomodori, le patate lesse e le cipolle rosse.
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Questa erba si può mangiare anche bollita in acqua per 10 minuti, profumerà la casa. Dopo la lessatura si ripassa in padella con aglio e olio. Naturalmente cuocendola si perdono alcune sue proprietà. Si può cuocere anche direttamente in padella con pochissima acqua e i soliti olio e aglio.
Ricetta del pesto alla portulaca
Ingredienti
- Foglie e steli di portulaca
- Uno spicchio d’aglio
- Olio extra vergine di oliva
- Mandorle
- Un pizzico di sale
la mia ricetta del pesto alla portulaca (dalle stories Instagram Bosco di Ogigia)
Procedimento
Metto la portulaca in un frullatore oppure in un contenitore alto adatto all’uso del minipimer, aggiungo tutti gli altri ingredienti, l’aglio a fettine sottili, qualche mandorla intera (si possono usare anche i pinoli), qualche cucchiaio di olio (che aiuta anche l’amalgama degli ingredienti) e il sale (se vi piace anche del pepe). Si frulla il tutto fino ad ottenere una crema, alcune parti della pianta possono rimanere più grandi.
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Usi del pesto in cucina
Uso questo preparato per condire pasta o farro lessato, oppure sopra al pane per fare una bruschetta. Se volete aggiungere altro sapore si può mettere anche del formaggio parmigiano grattato, in questo modo la ricetta ricorderà ancora di più il pesto alla genovese. Con qualche foglia di basilico darete un ulteriore tocco al pesto.
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Ciao, ho letto il tuo articolo sulla portulaca e mi è piaciuto molto per come scrivi (senza fronzoli, da noi – Abruzzo – si dice anche:”Parla come magni”) e per contenuti.
La portulaca è incredibile ed utilizzabile in cucina in ogni preparato. Ne ho fatto uso anche nelle minestre, nei legumi in umido, perfino nei sughi e nelle patate al forno. E’ discreta ma dà notevoli apporti nutrizionali. I contenuti di omega 3 non sono trascurabili. In casi particolari può costituire una preziosa fonte di acqua accumulata nelle foglie. Compli….
Grazie mille Cesidio! C’è anche l’articolo del Dottor Marotta che ci spiega tutti i vantaggi per la salute degli Omega 3 nella portulaca. Un caro saluto!
Ti lascio il link: portulaca, salute e omega 3
Ciao, grazie per il bellissimo articolo! Amo la portulaca, io la utilizzo anche, oltre che per le insalate, anche per frittatine saporite, arricchita di pecorino. Da noi in Salento, almeno nella zona di Lecce e provincia, viene chiamata ‘mbrucacchia! L’ho vista per la prima volta nei vasi per piante, solo con terra (avevo tolto la piantina per travasarla e lasciata la terra) o a “aggredire” la pianta presente. La estirpavo, perché mi dicevano che era infestante e parassita! Ero giovane e molto ignorante, ahimè! Poi ho studiato e da diversi anni mangiamo in casa tutte o quasi le erbe spontanee che nascono nel mio giardino
Ciao Marcella, grazie a te per questa bella testimonianza. Buona raccolta della portulaca
Ciao Francesca. Ti segue sempre con gli articoli dell’orto, Quest’anno mi hai convinto e ho mangiato la portulaca. Dovresti pero’ spiegare meglio la differenza tra la portulaca da fiore e quella dell’orto. Grazie e cordiali saluti.