Con il Bosco di Ogigia portiamo avanti da molto tempo il messaggio su quanto sia importante coltivare i nostri ortaggi e frutti su un suolo sano e ricco di vita. È importante, non solo perché le piante saranno più sane e forti e quindi meno bisognose di trattamenti o fertilizzazioni, ma perché solo così si può ottenere un cibo veramente nutriente. Tra i nutrienti essenziali che ci forniscono i nostri prodotti ci sono le vitamine,  composti organici di cui l’organismo ha bisogno per rimanere in salute. Tali molecole devono essere assunte attraverso il cibo, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarle a sufficienza per il nostro fabbisogno.

Le vitamine conosciute

Esistono tredici vitamine universalmente riconosciute e sono state nominate con le prime lettere dell’alfabeto (A, B, C, D, E, K), seguite da numeri quando una lettere individua un famiglia di molecole con alcune caratteristiche diverse (B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9, B12). Un individuo sano e ben nutrito non ha, in genere, problemi a disporre delle quantità necessaria di ciascuna di esse. In periodi di stress, però, il fabbisogno può aumentare parecchio. La carenza di vitamine può provocare malattie gravi, che storicamente hanno mietuto anche molte vittime. Si pensi allo scorbuto, provocato dalla mancata assunzione di vitamina C, che ha causato milioni di morti, soprattutto tra i marinai, che viaggiando per mesi via mare, non avevano accesso al cibo di origine vegetale.

La carenza di vitamina C causava la morte da scorbuto

L’ammiraglio Lancaster usò del limone, del lime, diluito nel rum, per salvare i suoi marinai dallo scorbuto

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Gli integratori fanno bene o fano male?

Il cibo che mangiamo non è una somma di elementi distinti tra loro, ma un concerto di molecole che sono tanto più utili ed efficaci se assunte tutte insieme e nelle proporzioni che solo la natura sa miscelare nel modo migliore possibile. Per questa ragione l’integrazione nell’alimentazione di una sola vitamina, slegata da altre vitamine e nutrienti, può risultare inutile se non dannosa. Ciò che serve è un approccio sistemico in cui le molecole utili alla vita vengono studiate con la consapevolezza che la loro azione è sinergica.

L’assunzione di integratori andrebbe, perciò, effettuata accertando effettivamente le carenze e dietro consiglio di un medico che guidi il paziente nella soluzione del suo problema nell’ambito di una visione sistemica. Le molecole di sintesi, secondo questa visione, sono molto meno efficaci, in quanto vengono assunte da sole, senza il supporto dell’intero complesso. Assumendo le vitamina da alimenti naturali non rischiamo di commettere errori di dosaggio, inoltre i complessi naturali sono più sicuri e efficaci. Insomma una buona alimentazione è sempre preferibile all’integrazione attraverso molecole di sintesi.

vitamina E

alcuni dei cibi ricchi di vitamina E, come nocciole, mandorle, semi di girasole, pistacchi

Gli orti sono fonte di salute

Prendiamo consapevolezza del fatto che nei nostri orti non coltiviamo semplicemente piante. Usando metodi rispettosi dei cicli naturali, della biodiversità del suolo, capaci di arricchire la fertilità della terra, noi coltiviamo la nostra salute e quella di chi ci sta vicino. Diamo, in questo modo, un contributo al pianeta, che va difeso, metro per metro, anche attraverso pratiche agricole rigenerativeI prodotti dell’industria alimentare, che ci offre apparentemente una grande abbondanza, spesso sono carenti proprio di quegli elementi essenziali per mantenere in buono stato i nostri organi e tessuti. I suoli impoveriti da pratiche agricole estrattive, con poca biologia, poco humus, minerali non disponibili, danno cibi impoveriti. E il nostro corpo, senza queste preziose molecole, non riesce a difendersi dalle aggressioni esterne e a rigenerare le sue cellule. Solo con un’alimentazione completa e varia possiamo mantenere le migliori condizioni di benessere psico-fisico. I cibi coltivati su un suolo ricco, colti e consumati freschi sono la migliore risposta ad eventuali carenze. Inoltre coltivando l’orto facciamo movimento e prendiamo il sole e anche questo ci aiuta a sintetizzare molecole preziose, come la vitamina D.

cibo buono

il cibo coltivato bene ci nutre e ci fa stare bene

Le vitamine nei nostri ortaggi

Dagli ortaggi dell’orto possiamo trarre una parte importante del nostro fabbisogno di vitamine.  La vitamina A è presente nei vegetali sotto forma di precursori. Possiamo trarla da tutti gli ortaggi a foglia verde o di colore arancione, come carote e zucche. La vitamina C è ampiamente presente in natura. La possiamo assumere da tutti gli ortaggi della famiglia delle crucifere o brassicacee, da tante erbe spontanee, da peperoncini e peperoni, prezzemolo, lattuga e spinaci. Ne sono ricchi i crauti fermentati e la salsa di pomodoro. La vitamina E è presente nelle verdure a foglia verde e in altri ortaggi come cicoria, broccoli, broccoletti, cime di rapa, asparagi, spinaci, pomodori e peperoncino.

La vitamina K1 proviene principalmente da verdura a foglia verde, mentre la K2 si trova in alcuni cibi fermentati (miso e natto). Altre fonti di vitamine sono i frutti, alcuni prodotti di origine animale come le uova, il fegato e l’olio di fegato di merluzzo. Infine ricordiamo il ruolo del sole necessario per la sintesi della vitamina D. Anche quando le vitamine derivano da alimenti di origine animale,  è importate che questi abbiano usufruito di buoni pascoli, per avere un consistente apporto di queste molecole.

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