Le cimici nell’orto sono molto dannose e anche difficili da allontanare, perché si tratta di insetti forti e ben corazzati capaci di resistere, da adulti, anche a trattamenti insetticidi. Una ragione in più, quindi, per non usare insetticidi di sintesi, che fanno danni all’ambiente, e concentrarci su altri rimedi. Le cimici sono caratterizzate da un apparato boccale pungente-succhiante e, per nutrirsi, iniettano nel vegetale una saliva che liquefà i tessuti per consentire loro di succhiarli e nutrirsene. Le ferite inferte alla pianta sono serie e possono riguardare anche i frutti, che dopo questo trattamento si guastano e cambiano sapore.Â
Indice dei contenuti
- Quante specie di cimici esistono?
- In quale periodo arrivano le cimici nell’orto?
- Quali danni provocano le cimici nell’ortoÂ
- Come eliminare le cimici in modo naturale?
- Raccolta manuale
- Usare l’olio di neem per eliminare le cimici
- Sapone molle potassico contro le cimici
- Caolino e altre polveri di roccia
- Propoli, oli essenziali e macerati anti-cimici
- Trappole ai feromoni per le cimici
- Gli uccelli che si nutrono di cimici
- Cimici nell’orto. Quattro rimedi naturali (video)
Quante specie di cimici esistono?
Nel mondo si contano circa 50.000 specie di cimici. Hanno colonizzato tutti gli ambienti e spesso ci sorprendono per le loro vistose colorazioni. Ecco alcune cimici che è possibile trovare in Italia e che colpiscono ortaggi e frutti:
Cimice verde (Palomena prasina o Nezara viridula): la cimice più comune da incontrare, poco amata per l’abitudine a rifugiarsi in casa quando comincia a fare freddo. Provoca danni alle piante in quanto si nutre della loro linfa, ama i frutti dalla polpa zuccherina e colpisce anche gli ortaggi. In particolare predilige i pomodori e gli alberi di noccioli.
Cimice arancione (Nezara viridula aurantiaca): molto simile alla precedente, ma di un colore molto più vistoso rosso/arancione.
Cimice marmorata asiatica (Halyomorpha halys): è arrivata in Italia nel 2012, ma si è ambientata bene diventando subito una iattura per molte colture. Le sue punture possono provocare caduta e malformazioni di frutti. Quando colpisce peperoni e pomodori ce ne accorgiamo dal tessuto che diventa bianco e spugnoso. Ama nutrirsi di rosacee come melo, pero e pesco.
Cimice a strisce rosse e nere (Graphosoma italicum): colpisce soprattutto le piante ombrellifere in fiore come carota, sedano, prezzemolo.
Cimice rosso nera (Pyrrhocoris apterus): detta anche carabiniera per i disegni e i colori che mostra nel dorso, e cimice dei cavoli, che danneggia dal risveglio di primavera. Si nutre principalmente di linfa e semi di piante.
cimice verde, adulta (a sinistra) e cimice ancora in fase giovane (a destra)
In quale periodo arrivano le cimici nell’orto?
Le cimici si svegliano a primavera e in genere si accoppiano a maggio, nel corso della stagione calda alle nostre latitudini si hanno in genere due generazioni. Se riduciamo il numero delle riproduzioni nella prima fase (quando si accoppiano gli individui che sono riusciti a superare l’inverno) le cose andranno decisamente meglio all’arrivo dello sfarfallamento delle nuove generazioni. Il picco della presenza di cimici si ha tra fine luglio e settembre, quando c’è il rischio di una vera invasione capace di compromettere interi raccolti. Â
Quali danni provocano le cimici nell’ortoÂ
Un attacco massiccio di cimici nell’orto provoca gravi danni e può far perdere una buona parte del raccolto. Sul pomodoro le punture di cimici sono riconoscibili dal cambiamento di colore del frutto. Non lo vedremo più rosso omogeneo, ma si formeranno delle parti giallognole intorno alla puntura di insetto. Il sapore dei frutti colpiti dalle cimici viene compromesso. Colpiscono anche le foglie, che cambiano colore nella zona della puntura fino a seccarsi. La lesione causata dalle cimici può anche trasferire ai tessuti vegetali virus, funghi e batteri, che provocano svariate malattie delle piante. I vegetali che possono venirne colpiti sono numerosi, sono state contate almeno 300 specie di piante.
cimice verde mentre punge un pomodoro. Foto di Anna Stucchi
Come eliminare le cimici in modo naturale?
Eliminare le cimici non è facile, esistono tanti metodi e il consiglio è di utilizzane più di uno e variare gli interventi in base all’andamento stagionale. Le cimici non sono un problema finché sono presenti in numero esiguo, se sono numerose però possono annientare il raccolto dopo un anno di lavoro. Ho preparato un elenco di possibili rimedi, la scelta di quelli che fanno per voi dipenderà anche dalla dimensione dell’orto e dalla quantità di piante da salvaguardare.
Raccolta manuale
Osservando con costanza le piante possiamo scovare ed eliminare il problema appena si presenta. Le uova delle cimici sono ben visibili e riconoscibili perché vengono deposte in gruppi di qualche decina nella pagina inferiore delle foglie nella parte alta della pianta. Quelle della cimice verde sono color crema e a forma di barilotto, quelle della asiatica sono color bianco brillante e più arrotondate e presentano, in prossimità della schiusa, una curiosa decorazione a forma di triangolo. La cimice, dopo la schiusa, attraversa cinque fasi giovanili prima di diventare un insetto adulto. I piccoli, dopo la nascita, rimangono per un po’ insieme e anche questo è un buon momento per individuarli ed eliminarli. Come per molti altri insetti, è importante intervenire riducendo la prima generazione dell’anno, in modo da limitare molto il problema nei mesi successivi. Per la loro cattura si può utilizzare un barattolo nel quale far cadere, spingendole con un bastoncino o un altro oggetto, le cimici dentro per poi chiudere il contenitore.
uova e neanidi di cimice asiatica
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Usare l’olio di neem per eliminare le cimici
L’olio estratto dai semi dell’Azadirachta indica è un insetticida naturale con cui si possono effettuare trattamenti da spruzzare direttamente sulle piante con presenza di cimici. Gli insetti non muoiono immediatamente, ma i principi attivi dell’olio di neem bloccano l’appetito dell’insetto, che smette di nutrirsi e di fare danni, e il suo sviluppo. L’olio va distribuito la sera perché è fotosensibile e sotto il sole verrebbe subito inattivato. Può essere applicato anche insieme al sapone molle di potassio. Per il dosaggio e le diluizioni in acqua controllare sempre ciò che è indicato nella confezione del prodotto prescelto.Â
Sapone molle potassico contro le cimici
Questo corroborante di sali di potassio e acidi grassi è molto usato in agricoltura biologica. Come insetticida contro le cimici possiamo usarlo da solo o con l’olio di neem. Viene consigliato per combattere insetti dal corpo molle, come gli afidi, ma in concentrazione un po’ più alta e se colpisce il ventre dell’insetto risulta letale anche per le cimici. Una controindicazione possibile è che il sapone distribuito per eliminare le cimici possa risultare tossico per la pianta. Un metodo di applicazione prevede di irrorare le piante, in cui sono presenti cimici, con una soluzione di acqua e sapone molle (15 ml di sapone molle per ogni litro d’acqua). La cimice toccata dal sapone nel ventre muore dopo pochi secondi. Per noi il lavoro non è finito, in quanto 15 ml per litro di sapone possono essere fitotossici pela la pianta, perciò immediatamente dopo il trattamento, si bagnano di nuovo le piante solo con acqua per eliminare e diluire i residui del sapone ed evitare che la pianta subisca un danno. Il trattamento può essere ripetuto dopo 10 giorni e gli ortaggi consumati dopo tre.Â
Le informazioni per questo rimedio sono tratte dal video del canale youtube Natura e Bellezza.Â
Quando facciamo trattamenti con prodotti antiparassitari, anche se naturali e biologici, c’è il rischio di danneggiare le piante a causa della fitotossicità del prodotto che utilizziamo. Potrebbero verificarsi delle ustioni che si manifestano nell’arco di un giorno dal trattamento o delle intossicazioni, che noteremo dopo qualche giorno perché le piante o parti di esse si ingialliscono, deformano o mostrano necrosi. La fitotossicità dipende dalle dosi del prodotto che somministriamo e dalle condizioni ambientali. Prima di trattare l’intera piantagione è consigliabile fare una prova su una singola pianta o su una parte di essa.
Caolino e altre polveri di roccia
Il caolino e altre polveri di roccia micronizzate (zeolite, bentonite) si distribuiscono sulle piante disciolte in acqua usando un nebulizzatore. Sono utili contro gli attacchi di molti insetti tra cui le cimici perché formano una barriera meccanica ai loro morsi o punture. Tra l’altro il trattamento con queste polveri, oltre che da insetti vari, difende le piante da malattie fungine e da eccessi di insolazione. Il trattamento va ripetuto dopo ogni pioggia abbondante, in quanto le polveri vengono lavate dall’acqua.
trattamento con caolino su foglie di pomodoro
Propoli, oli essenziali e macerati anti-cimici
Le cimici non ci piacciono per il cattivo odore che emanano, una sostanza puzzolente che secernono per difendersi dagli attacchi. Non tutti sanno che, a loro volta, sono sensibili agli odori e possono essere respinte utilizzando trattamenti odorosi come propoli e oli essenziali. Per difendere i nostri pomodori, per esempio, possiamo appendere sacchetti traspiranti contenenti sapone di marsiglia o lavanda. Anche alcuni macerati o decotti possono allontanarle, come il macerato di ortica e il decotto di aglio o peperoncino. Anche la menta ha una capacità repellente nei loro confronti.
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Trappole ai feromoni per le cimici
Questo sistema va messo in pratica in primavera, al risveglio delle cimici che hanno svernato al riparo dal freddo. Serve per catturare gli esemplari prima dell’accoppiamento. Il loro limite è che i feromoni perdono gradualmente efficacia e che il raggio di azione non è molto ampio. Per ottenere un risultato servono molte trappole, altrimenti si rischia l’effetto opposto, ovvero di attrarre le cimici nel nostro terreno, senza poi eliminarle. Per ogni specie di cimice è necessario procurarsi il giusto feromone, esistono preparati che attraggono più cimici.Â
Gli uccelli che si nutrono di cimici
Nessun nostro intervento sarà altrettanto efficace e naturale di quello che possono effettuare certi uccelli. Ancora una volta è la natura stessa, quando è lasciata libera di esprimersi, a trovare la soluzione ad un problema dell’orto. In questo caso dovremmo favorire la presenza di alcune specie di uccelli che hanno nella loro dieta proprio le cimici. Tra questi citiamo i codirossi, uccelli migratori che visitano l’Europa in estate, e le cince. Possiamo farlo installando casette idonee alla loro nidificazione e piantando alberi e siepi su cui andranno a posarsi. Anche numerosi insetti sono predatori di cimici e aiutano a limitare la loro proliferazione.Â
Cimici nell’orto. Quattro rimedi naturali (video)

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