Dovremo trovare il modo di risolvere il problema delle zanzare. Non è possibile che dei piccoli insetti detengano così tanto potere nei confronti degli esseri umani. Sono delle vere e proprie guastafeste, soprattutto se le feste in questione si svolgono all’aperto. Le loro punture sono così fastidiose, e anche pericolose, che pur di non averle intorno siamo disposti a commettere delitti. Sto esagerando? Solo un po’, perché quando ci armiamo di insetticidi per farle fuori, non uccidiamo solo loro, ma anche un po’ noi stessi e molti altri organismi viventi. Per fortuna le zanzare non sono così onnipotenti e abbiamo a disposizione molte strategie per renderle inoffensive e limitare la loro diffusione. In questo articolo vediamo come usare l’olio di neem per difenderci dalle zanzare.
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Strategie contro le zanzare
Prima di parlare nel dettaglio dell’uso dell’olio di neem, ricordiamoci che lavorare sulla biodiversità nel nostro orto o giardino è la prima strategia da adottare. Fare uno stagno, o creare degli specchi d’acqua trappola, a differenza di quanto si possa pensare, è una ottima idea anche per ridurre le zanzare. Ecco alcune strategie che possiamo adottare da subito nel nostro sistema:
- Biodiversità degli ecosistemi
- Blocco dello sviluppo delle larve
- Repellenti
- Zanzariere
Conoscere le zanzare per difenderci
In Italia vivono più di 60 specie diverse di zanzare, che hanno abitudini differenti in fatto di punture, nel senso che colpiscono in orari diversi. Molte zanzare ci pungono nelle ore notturne, per questo sono riconosciute come nemiche del sonno nei mesi caldi, ma ci sono anche zanzare che circolano in cerca di sangue di giorno, come la zanzara tigre (Aedes albopictus), che vive in Italia solo da una trentina di anni. Solo le zanzare femmine hanno la necessità di estrarre sangue da un animale, serve loro per lo sviluppo delle uova. I maschi, al massimo, ci infastidiscono con il loro ronzio. Per il resto le zanzare si nutrono di succhi vegetali e nettare e alcune svolgono anche la funzione di impollinatori, come nel caso della pianta del cacao. Ricordiamoci di questo particolare la prossima volta in cui penseremo che il mondo sarebbe un posto migliore senza zanzare! Le larve, che si sviluppano in acqua, mangiano invece alghe. Conoscere gli orari in cui le varie specie si presentano ci aiuta a preparare la strategia di difesa.
Orari indicativi in cui sono attive alcune specie di zanzare (fonte Uomo in Erba, video la zanzare dalla A alla Zzz):
- Zanzara Tigre – Aedes Albopictus – h 7.00 e h 19.00
- Culiseta – culiseta annulata – h 12.00
- Zanzara di risaia – Ochlerotatus Caspius – h 20.00
- Zanzara comune – culex pipiens – h 6.00 e h 21.00
- Zanzara della febbre Gialla – Aedes Aegypti – h 24.00

a che ora pungono le zanzare?
Come fanno le zanzare a trovarci
Le zanzare ci individuano nello spazio con molta precisione grazie alle loro capacità percettive che rilevano molte nostre “emissioni”: anidride carbonica, calore, sudore e anche l’agitazione. Quando siamo calmi e preferibilmente addormentati si avvicinano più facilmente. Anche dopo aver inserito sulla nostra pelle il pungiglione sono capaci di percepire le sostanze presenti nel nostro sangue e di raggiungere il flusso senza incertezze. Per non farci pungere dobbiamo ingannare i loro sensi e creare delle barriere tra noi e loro, inoltre è importante limitare la loro capacità di riproduzione perché sono davvero prolifiche. Una zanzara libera di riprodursi dopo due mesi avrà dato vita a 70 milioni di zanzare. Adesso non mettetevi a tirare ciabatte contro le zanzare, servono metodi più sofisticati!
Creare una barriera tra noi e loro
Gli sviluppatissimi sensi delle zanzare, che ci espongono ai loro attacchi, possono essere usati a nostro favore. Possiamo difenderci creando delle vere e proprie barriere odorose. Sono note molte piante profumate di cui possiamo circondarci per tenerle lontane: basilico, rosmarino, citronella, menta, garofano e molte altre. Queste e altre essenze possono essere spalmate direttamente sulla pelle, sono efficaci, ma vanno applicate spesso. In casa possiamo usare un diffusore di oli essenziali per proteggere i nostri ambienti. Non dimentichiamo le barriere fisiche come le zanzariere, che restano una strategia molto efficace per non farci raggiungere. Inoltre evitiamo, se possibile, gli abiti neri, visto che questo colore attrae le zanzare.
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Olio di neem, una protezione naturale
Gli insetticidi fanno male e non sono la strada per salvarci dal flagello zanzare. In molti luoghi la presenza di questi insetti è aumentata proprio a causa dell’uso di insetticidi che hanno fatto strage dei loro antagonisti, uccisi indirettamente o direttamente dai veleni rilasciati contro di loro.
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olio di neem anti zanzare
Contro la diffusione delle zanzare la prevenzione con una corretta gestione delle acque stagnati è importante. Se si deve ricorrere all’abbattimento c’è un insetticida naturale, usato da millenni, che può dare un grosso aiuto, con limitati effetti collaterali. Sto parlando dell’olio di neem (estratto dai frutti della pianta Azadirachta indica), usato anche nella cosmetica e per la salute (quindi non nocivo per l’uomo), che ha un effetto repellente sugli insetti adulti ed è capace di bloccare lo sviluppo degli individui negli stadi giovanili. Se si possiedono degli accumuli di acqua stagnante, poche gocce di neem bloccheranno lo sviluppo di tutte le larve, che moriranno senza diventare insetti capaci di riprodursi. Per difendere delle aree delimitate all’aperto l’olio di neem è l’alternativa agli insetticidi di sintesi. Va distribuito nelle zone da difendere, piante comprese, attraverso un nebulizzatore. Ne bastano pochi millilitri per litro d’acqua (controllare le dosi esatte indicate dal produttore nelle confezioni dell’olio), la distribuzione va fatta tenendo conto degli orari in cui sono attive le zanzare, considerando che il sole inibisce l’azione del neem e che sulle piante l’olio può essere applicato solo la sera. Le applicazioni devono essere frequenti all’inizio, ma saranno sempre meno richieste grazie alla riduzione progressiva della presenza degli individui.
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Le soluzioni dolci, ovvero non aggressive nei confronti dell’ambiente, vengono spesso scartate perché è considerato scomodo e oneroso fare interventi frequenti nel tempo. Questa credenza è controproducente, tentando di sterminare le zanzare con veleni, distruggiamo l’equilibrio dell’ecosistema e le sopravvissute avranno modo di ripopolare l’ambiente rapidamente e senza più antagonisti. Ci sono soluzioni anche per questo, non abbiamo davvero bisogno di perpetrare questa forma di suicidio. Si può ricorrere a nebulizzatori a tempo da collocare nelle zone da difendere con cui distribuire l’olio, eventualmente con l’aggiunta di qualche goccia di sapone molle per facilitare l’emulsione dell’olio con l’acqua.
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I nebulizzatori che funzionano a batteria sono facili da spostare ovunque ce ne sia bisogno e, attraverso tubicini e augelli, coprono capillarmente aree delimitate. Programmando le nebulizzazioni si può intervenire negli orari più efficaci e anche in funzione delle nostre esigenze. Il sistema di programmazione consente di stabilire ogni quante ore far partire la nebulizzazione e per quanto tempo lasciarla in funzione. Se abbiamo, per esempio in programma un barbecue con gli amici, qualche ora prima potremo bonificare l’area grazie al neem, anche se ci troviamo ancora lontani da casa. Il sistema può difenderci in terrazza, in giardino e anche nell’orto, se abbiamo ricavato il nostro angolo di relax proprio lì. Gli ugelli per la nebulizzazione possono essere collocati in punti strategici, come la siepe, dove le zanzare si rifugiano. Considerando che alcune specie di zanzare si riproducono anche nei micro-ristagni d’acqua (alla zanzara tigre, basta la piega di una foglia) la nebulizzazione del neem andrà a bloccare lo sviluppo anche degli individui giovani che si stanno sviluppando al riparo della vegetazione. Sulla vegetazione interveniamo solo la sera e distanziamo gli interventi di qualche giorno.

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Altri usi dell’olio di neem nell’orto
L’olio di neem ha vari utilizzi nell’orto perché i suoi principi attivi aiutano a contrastare molti insetti dannosi . Tra gli attacchi che si possono combattere con il neem ricordo quelli di afidi, cimici, mosca bianca, cocciniglie e dorifora. Prima di effettuare i trattamenti meglio fare una prova su una piccola parte per accertarsi che la pianta non sia sensibile all’olio, esistono alcune piante nelle quali il neem è fitotossico. Se l’olio è puro occorre diluirlo in acqua aggiungendo anche sapone molle, altrimenti non si crea la soluzione ed è impossibile nebulizzare in modo omogeneo. Esistono in commercio preparati per l’agricoltura di olio di neem già idrosolubili. L’olio può essere distribuito sulle foglie o utilizzato in fase di irrigazione. In questo caso la pianta assorbe i principi attivi dalle radici e l’effetto insetticida sarà sistemico. Attenzione ai tempi di carenza, dopo la distribuzione occorre attendere alcuni giorni prima di consumare frutti e ortaggi. L’olio di neem è considerato innocuo per api e altri impollinatori, occorre comunque evitare di fare trattamenti durante le fioriture, inoltre va distribuito la sera perché è fotosensibile e con il sole potrebbe provocare delle scottature sulle piante, perciò, sarà meno probabile colpire per sbaglio un’ape.
Olio di neem: antinzanzara naturale (video)

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Buongiorno Francesca, condivido appieno l’approccio naturale per contrastare le odiose zanzare, ma con un nebulizzatore tratto un’area molto limitata, e anche se la zanzara tigre non si sposta molto dal luogo dove è nata dovrei trattare comunque almeno per 30/40 metri intorno all’orto, ad esempio. Corretto?
Ciao Silvia, non ho una risposta precisa per la tua domanda. Mantenere un orto libero da zanzare è difficile, se non agendo in prevenzione e biodiversità: dobbiamo controllare con attenzione le fonti di proliferazione e incoraggiare la presenza dei predatori. Le zanzare sono cibo prezioso per tante specie. Con il diffusore possiamo delimitare uno spazio ristretto, inoltre nell’orto e tra la vegetazione non è opportuno trattare ogni giorno. Controlla eventuali lesioni sulle foglie, nel caso ci fosse un sovradosaggio. Le dosi sono limitate e compatibili con la vegetazione, ma ricorda di trattare la sera.