Come difenderci dagli insetticidi? Si, perché il vero problema non sono gli insetti, a partire dalle temutissime zanzare, ma gli insetticidi. Quanto veleno dovremo ancora spargere prima di capire che sta danneggiando più gli uomini che gli insetti? Come il condannato a morte innocente, che ha bisogno che la verità che lo scagiona si scopra prima dell’esecuzione, così noi abbiamo bisogno che si sappia che avvelenare terra, acqua e cielo con insetticidi e pesticidi vari ci uccide, prima che sia troppo tardi.
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Ci stiamo avvelenando da soli
Viviamo in una società sempre in allerta, temiamo colpi mancini, tradimenti, truffe e diventiamo molto aggressivi per difenderci. Ma mentre siamo presi a combattere minacce a volte inesistenti, altre molto gravi ci assalgono e apriamo persino loro le porte. Gli insetticidi contro le zanzare, come i vari pesticidi usati in agricoltura, sono una minaccia che ancora non percepiamo nella sua gravità. Eppure le prove scientifiche ci sono e accade tutto sotto le nostre finestre, in casa e sulla stessa nostra pelle. In Italia ogni anno vengono liberate circa 175.000 tonnellate di pesticidi, circa 3 kg di pesticidi a testa. Solo una piccola parte di queste sostanze (circa lo 0,1%) raggiunge il bersaglio, cioè uccide gli organismi a cui è indirizzato, il resto danneggia semplicemente l’ambiente e le persone. Per esempio quando vengono effettuate le irrorazioni per uccidere gli esemplari adulti di zanzara solo una piccolissima percentuale di prodotto tocca effettivamente gli insetti uccidendoli, il resto va a depositarsi su alberi, muri, strade, automobili, vasi, finestre, arredi esterni. Tutto ciò che ci circonda è ricoperto da uno strato di veleno con cui entreremo in contatto in mille modi diversi per tanto, tanto tempo.

Per distribuire gli insetticidi si usano speciali tute per evitare il contatto con il veleno. Paradossalmente poche ore dopo il trattamento nello stesso giardino si andrà per respirare e per stare a contatto con la natura.
Il rimedio contro gli insetti è peggiore del danno
Quali conseguenze hanno questi veleni? Tanto per cominciare vanno a modificare la catena alimentare di tutti gli esseri viventi che stanno nella terra, nell’acqua e nell’aria. Le acque, anche quelle che beviamo, ne vengono contaminate e troveremo i residui anche nei prodotti alimentari. La beffa sta nel fatto che gli organismi che volevamo combattere svilupperanno una resistenza ai veleni e sarà sempre più difficile allontanarli da noi, in compenso avremo ucciso i loro predatori naturali. I danni alla nostra salute non si fanno aspettare e sono molto evidenti.
- Leggi anche: rimedi naturali contro le zanzare
Conseguenze sulla salute degli insetticidi
Temiamo le infezioni che le zanzare potrebbero trasmetterci con le loro punture. Ma questo tipo di trasmissioni sono rarissime alle nostre latitudini e, quando possibili, riguardano malattie non gravi e non comparabili con i danni provocati dagli insetticidi.
Secondo la US Environmental Protection Agency (EPA), l’esposizione ai piretroidi, utilizzati in oltre 3.500 prodotti insetticidi registrati, ha numerosi effetti collaterali che comprendono: alterazione del sistema endocrino, problemi riproduttivi, disturbi di apprendimento, danni cromosomici, anomalie del sangue, problemi alla tiroide, difficoltà respiratorie, dolori al petto, eruzioni cutanee, vesciche. Ricerche sia della Columbia University che dell’Università della California, hanno dimostrato che madri esposte ad alti livelli di pesticidi partoriscono bambini con livelli di intelligenza più bassi rispetto ai bambini nati da madri non esposte. In particolare il Piperonil butossido (PBO), una sostanza chimica comune utilizzata in migliaia di insetticidi domestici per aumentare l’efficacia di altri prodotti chimici noti come piretroidi, causa ritardi dello sviluppo infantile e danni cerebrali, ed è incluso tra i possibili carcinogenetici dall’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente degli Stati. Gli studi dell’Istituto Nazionale della Sanità e della Ricerca Medica francese hanno mostrato le connessioni fra l’utilizzo di pesticidi e la comparsa di forme tumorali e morbo di Parkinson, e tra esposizione delle donne incinte e tumori cerebrali, leucemie, disturbi della motricità e deficit cognitivi, nei neonati.
(Fonte Tavola Rotonda “Insetticidi: loro applicazione ed effetti in aree antropizzate” – C.N.R. – Consiglio Nazionale delle Ricerche)
I rimedi alternativi ci sono
In natura le zanzare hanno un importante ruolo nella catena alimentare, se interveniamo su di essa le conseguenze sono tante e imprevedibili. Un animale che sta rischiando molto a causa dei pesticidi è il pipistrello. In Italia ne esistono trentaquattro specie, tutte innocue per l’uomo e molto utili per il contenimento degli insetti. Incoraggiarne la presenza intorno alle nostre case e in campagna è uno dei migliori insetticidi naturali che si possa scegliere.
I pipistrelli sono dei formidabili predatori di insetti. Ne catturano davvero molti. Ma se gli insetti che loro divorano contengono anche solo delle tracce di pesticida, tali veleni finiscono per accumularsi via via nei tessuti del predatore. Le maggiori quantità di veleno si concentrano nel cosiddetto “grasso bruno” che si trova tra le scapole del pipistrello. Proprio quel grasso di riserva a cui l’animale si affida per sopravvivere durante il lungo sonno invernale. Ed è proprio allora, durante il letargo, che il pesticida si libera e avvelena il pipistrello fino a ucciderlo. E purtroppo a primavera ci sono molti pipistrelli che non si risvegliano più. (Paolo Agnelli, Naturalista)
La lotta agli insetti “nocivi” (la nocività è una valutazione molto relativa) coinvolge tutti. In città riguarda soprattutto le zanzare, in campagna ogni altro potenziale nemico delle produzioni agricole. Ovunque l’utilizzo di veleni è pericoloso e inefficace nel lungo periodo, mentre esistono altri sistemi più idonei che non ci fanno male. Abbiamo gli strumenti per bloccare questo avvelenamento di massa, basta volerlo. Possiamo scegliere come trattare il nostro giardino, quale cibo acquistare (accertandoci dei metodi utilizzati per produrlo), abbiamo leggi che contrastano l’utilizzo delle sostanze inquinanti. Facciamoci rispettare.
Rimedi naturali contro le zanzare, senza pesticidi (video)

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Fonti
www.infozanzare.info
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Qualche anno fa leggevo in commento che assrriva che la caramba non era consigliata nelle zone calde e siccitose perché le foglie si ondurivano e non sprigionavano odori deterrenti alle zanzare. Lo confermate?
Ciao Franco, abbiamo chiesto a chi produce Catambra,
Ecco la sua risposta:
“Per quanto riguarda ” zone calde”… direi di no… anche perché la Catambra è stata scoperta vicino al pò. Quindi sicuramente caldo e anche umido.”siccitose “nemmeno. Siamo noi i primi a dire di bagnare poco, soprattutto se la pianta è in vaso, sarebbe buona cosa assicurarsi che vi sia un buon elemento drenante. Oppure bagnare quando la terra è asciutta (se in vaso )”, La risposta è di Marino di Ambrogio Italia