A ottobre inizia il periodo per seminare l’aglio (Allium sativum L.), periodo che si protrae fino alla primavera, a seconda del clima della zona in cui vogliamo coltivarlo. In genere la semina in autunno è da preferire, perché permette all’aglio di creare buone radici in anticipo e dà il tempo agli spicchi di formarsi. È una pianta che affronta bene il freddo, ma certe gelate prolungate possono fare danno. La semina viene rimandata in primavera nei luoghi in cui ci si attendono temperature ben al di sotto dello zero.Â
Ho già affrontato la coltivazione dell’aglio in un altro articolo dove trovate altre informazioni su questa coltivazione. Vediamo nell’articolo di oggi tre importanti consigli da tenere a mente al momento della semina.
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Scegli bene dove coltivare l’aglio
L’aglio ama il pieno sole. Evita di scegliere zone che rimangono in ombra per diverse ore al giorno. Gran parte della vita della pianta si svolge nei mesi in cui le giornate sono più corte, perciò le ore di luce dovranno poter essere sfruttate al meglio.Â
L’aglio non ama i ristagni idrici. L’aiuola di coltivazione non deve trovarsi in una posizione sfavorevole da questo punto di vista. Bisogna evitare di posizionare l’aglio nella zona più bassa del terreno dove si raccoglie l’acqua e l’umidità ristagna.Â
Nel caso il nostro terreno abbia la caratteristica di trattenere l’acqua è consigliabile sollevare l’aiuola creando dei canali di scolo ai lati. In questo modo si eviteranno il ristagno e i conseguenti marciumi o altri problemi di crescita della pianta.
Dal momento che seminiamo in autunno quando le piogge sono più frequenti l’aglio non ha bisogno di essere annaffiato, anche in estate si può farne a meno e non vanno assolutamente bagnate le piante di aglio a fine ciclo vegetativo. L’aglio è un ortaggio che si può decidere di coltivare nell’orto anche quando non si dispone di acqua di irrigazione. I bulbi, in caso ci siccità , saranno più piccoli, ma un raccolto arriverà comunque.
la semina dell’aglio
Prepara i bulbi miglioriÂ
I materiali di semina che scegliamo devono essere sempre in perfetto stato, altrimenti otterremo piante deboli o malate. Se si tratta di semi, vanno scelti quelli più sani e ben formati, seminando invece spicchi di bulbo, come in questo caso, la regola della buona qualità dei semi va rispettata.
Nel caso in cui i capi d’aglio da piantare sono autoprodotti, ricordiamo di utilizzare quelli provenienti da piante sane, sulle quali non abbiamo riscontrato difetti. Se acquistiamo l’aglio da seminare cerchiamo un fornitore serio. L’aglio destinato al consumo che acquistiamo in negozio non è adatto alla semina perché potrebbe contenere sostanze che ne impediscono o rallentano la germinazione.
In ogni caso seminiamo soltanto gli spicchi esterni del bulbo che sono più grandi e hanno la tipica forma dello spicchio. Al centro del bulbo si trovano in genere anche spicchi più piccoli, di forma diversa, che è consigliabile non utilizzare nella semina.Â
Nutri il suolo
L’aglio crescerà meglio in un suolo ricco di materia organica e nutrienti, ma la concimazione prima della semina deve essere prudente. Troppa concimazione sbilancia l’assimilazione dei nutrienti e favorisce patologie e parassiti. Nella preparazione del terreno si possono utilizzare del compost ben maturo o del lombricompost.
Evitare di seminare l’aglio nella stessa aiuola dell’anno precedente per non favorire eventuali parassiti. Dopo la semina il suolo può essere ricoperto con un buono strato pacciamatura, che non impedirà ai germogli di spuntare e raggiungere il sole. La copertura aiuta a trattenere l’umidità , a limitare le erbe spontanee e mantenere una temperatura costante nel terreno.
distanze corrette nella semina dell’aglio: 10, 15 centimetri tra le piante (un palmo di mano di distanza)
Curiosità sull’aglio
L’aglio insieme alle altre piante della stessa famiglia è probabilmente uno degli alimenti più antichi consumati dall’uomo. Nell’antico Egitto erano considerate piante sacre.Â
Alcuni proverbi ci ricordano quanto sia utile l’aglio per la salute:Â
- L’aglio e la farmacia dei contadini.
- Se è male alla panza mangia aglio in abbondanza, se hai male alla testa aggiungi aglio alla minestra.Â
Esistono molte varietà di aglio tra cui scegliere. Il consiglio è di informarsi su quelle che venivano tradizionalmente coltivate nel nostro territorio, saranno le più adattate alle caratteristiche del clima e della terra. Non sempre è possibile recuperare le varietà locali, ma vale la pena tentare. A volte si è tentati di rivolgersi a varietà famose e apprezzate, ma provenienti da zone lontane. Quando la composizione del suolo è diversa e sono diverse anche le caratteristiche climatiche è difficile replicare una produzione altrettanto buona. Ma se se ne ha voglia provare non nuoce, magari partendo da una piccola quantità .
Seminare aglio. Video Asmr

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Aglione della Valdichiana
Libri e altre fonti
La cura della Terra, di Francesca Della Giovampaola. Mondadori
L’orto ecologico, di Pietro Isolan, ed. LSWR
Agricoltura organica e rigenerativa, di Matteo Mancini. Ed. Terra Nuova
Mettete orti sui vostri balconi, il manuale completo, di Matteo Cereda, Ed. Rizzoli
Coltivare bio con successo, di Jean-Martin Fortier. Ed. Terra Nuova
Video
Coltivare aglio su bancale rialzato
Coltivazione dell’aglione
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Ho visto che ha ricoperto con la pacciamatura… non pensavo fotte utile in autunno… Grazie
Ciao Anna, sì, quella parte di orto è sempre pacciamata con il fieno. Anche l’aglio ha un certo vantaggio dalla pacciamatura, io preferisco quasi sempre farla. Protegge anche un po’ dal freddo ed evita ristagni eccessivi di acqua. Qui trovi un articolo con le info sulla pacciamatura