La primavera nell’orto è la stagione più amata per via dei fiori e del risveglio della natura. Soprattutto vivendo in campagna il cambio di stagione si avverte in modo evidente. Non tutte le primavere, però, sono uguali. Quest’anno piove poco rispetto agli anni precedenti e si prospettano mesi molto secchi.  A marzo quest’anno quasi tutti gli alberi sono fioriti ma resta alto il rischio delle gelate (l’anno scorso arrivò i primi di aprile). Vediamo cosa possiamo fare per le nostre piante.

Primavera nell’orto inusuale

L’andamento climatico fa si che ogni primavera sia diversa dall’altra. L’anno scorso (Toscana, 2021) ha piovuto tanto in inverno e le temperature sono state quasi sempre elevate. Le fioriture sono arrivate presto, gli insetti hanno compiuto la loro impollinazione e i frutticini erano già grandicelli i primi di aprile, quando è arrivata una grossa gelata che, in due notti, ha distrutto quasi tutti i frutti sugli alberi del centro Italia. Quest’anno con temperature più rigide, la primavera è un po’ in ritardo, la notte si va ancora vicino o sotto zero e le piante sono state più lente nel risveglio. Forse è colpa del riscaldamento globale, sta di fatto che piante, animali e noi umani ci dobbiamo adattare alla situazione.  

Fiori sbocciati in ritardo

All’inizio della primavera le uniche piante fiorite sono il mandorlo, alcuni susini, albicocco e biricoccolo, i peschi sono solo all’inizio. L’anno scorso queste piante avevano fiorito diversi giorni prima. Ho rivisto il video di marzo girato nel 2021 e le differenze sono notevoli. Gli alberi hanno la capacità di adattarsi alla situazione, quest’anno il freddo li ha tenuti fermi più a lungo. Il mandorlo che fiorisce generalmente nel mese di febbraio, è ancora in fiore dopo il 21 marzo. Intorno ai fiori sbocciati ho visto volare meno insetti, anche loro hanno bisogno di condizioni particolari per attivarsi. E’ importante che quando le piante fioriscono il meteo sia buono per gli impollinatori. Non troppo freddo, non troppo vento, che non ci sia pioggia continua altrimenti saranno pochi i fiori che si trasformeranno in frutti.

fioriture biricoccolo

la fioritura dell’albero di biricoccolo del Bosco di Ogigia. La primavera nell’orto

Il prato non cresce per carenza d’acqua

In primavera non solo gli alberi si riempiono di fiori e foglioline tenere, anche i prati si coprono di fiori. I primi a spuntare sui prati, almeno dalle mie parti, sono le pratoline (bellis perennis), i fiorellini azzurri della veronica persica, il tarassaco o dente di leone e la calendula arvensis, che ha i fiorellini gialli, ma più piccoli della calendula officinalis. Un altro fiore, tipico delle zone umide, che si è fatto vedere, ma in maniera minore per scarsità d’acqua, è il ranuncolo favagello. Questi fiori, i più rustici e tenaci, si sono presentati, ma per altre piante del prato si nota il ritardo nello sviluppo. L’erba non è cresciuta, il tagliaerba non è ancora necessario. Oltre alle basse temperature ci si è messa la carenza di piogge, che durante l’inverno non si sono fatte praticamente vedere.

un ape e i fiori di albicocco

un ape si tuffa tra i fiori di albicocco

Per l’orto ci vuole pazienza

Anche nell’orto la situazione è ben diversa dall’anno scorso. Per esempio fave e lupini erano in fiore già ad inizio marzo, quest’anno le temperature rigide hanno rovinato le piantine in inverno, tanto che ho dovuto seminarle di nuovo. Mentre l’inverno 2021 è stato piovoso e poi l’estate secchissima. Quest’anno le piogge invernali non ci sono state e la primavera sta iniziando nel segno della siccità. L’anno scorso i canali di scolo erano pieni d’acqua per giorni, ho avuto pozzanghere e ristagni nel campo. Il progetto al Bosco di Ogigia prevede punti di accumulo di acqua (lo stagno e barriere di materia organica), ma al momento il problema è opposto. L’acqua manca. Vedremo se ad aprile arriveranno le agognate piogge e le temperature miti, altrimenti la stagione estiva nell’orto si preannuncia molto difficile. 

Susino shiro in fiore

Susino shiro in fiore

Semine di marzo nell’orto

Ricordiamo alcune delle semine che possiamo fare nel mese di marzo:

In semenzaio

  • Melanzane
  • Peperoni
  • Pomodori
  • Cetrioli
  • Cipolle
  • Meloni
  • Cocomeri

Semine in campo

Cosa fare contro le gelate tardive e la siccità

Cosa possiamo fare per mitigare la variabilità stagionale? E contro le gelate?  Coltivare è sempre più difficile, ma le incertezze dovute al clima ci sono sempre state. Infatti le carestie sono sempre esistite ed erano collegate soprattutto all’andamento della stagione agricola. Come le piante e i nostri avi accogliamo cambiamenti e incertezze  e mettiamo in campo tutte le strategie possibili.

Ecco qualche suggerimento contro gelate, siccità e altre avversità:

  • Differenziare le coltivazioni annuali. Seminare e piantare specie e varietà diverse.
  • Nella scelta delle piante arboree selezionare sia varietà precoci che varietà tardive.
  • Prediligere alberi antichi, con una genetica consolidata che li aiuti ad adattarsi alla variabilità delle stagioni.
  • Seminare lo stesso ortaggio più volte, con semine distanziate di un paio di settimane l’una dall’altra. 
  • Usare la pacciamatura per evitare l’evaporazione dell’acqua dal suolo.
  • Usare coperture, anche in plastica, per gestire la tempera del terreno prima di lavorarlo.
  • Prevedere dell’ombreggiamento parziale per i mesi più caldi sull’orto, sia naturale con alberi che con teli ombreggianti. 
  • Piantare orto e frutteto vicini così che possano beneficiare gli uni degli altri. 
  • Predisporre la possibilità di coprire con dei tunnel gli ortaggi già nell’orto, per far fronte alle gelate o agli eccessi di caldo.
  • Utilizzare una serra per anticipare le sementi, ma anche per avere un raccolto anticipato anche in caso in cui le temperature rigide proseguano fino a primavera avanzata.
  • Se il riparo della serra non è sufficiente proteggere gli ortaggi all’interno per contrastare il gelo.
  • Se gli alberi non sono troppo grandi si possono coprire contro il gelo. Un materiale maneggevole è il tessuto non tessuto, purtroppo ha un costo importante e non è facile da riciclare, ognuno faccia le proprie valutazioni. 
  • Piantare barriere vegetali per proteggere le colture dai venti freddi.
  • Preparare raccolte d’acqua, da utilizzare per irrigare: stagni, cisterne, bidoni. L’acqua sarà un bene sempre più prezioso.

Francesca Della Giovampaola

 

Primavera nell’orto e fioriture. Strategie per gelate e siccità (video)

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