Nel Bosco di Ogigia non piove da molti mesi. La primavera è stata asciutta, come lo era stato l’inverno precedente. Per fortuna la presenza di un pozzo garantisce acqua per le irrigazioni, ma la siccità  sta facendo soffrire un po’ tutti. Il prato spontaneo, in genere ancora verde e vigoroso in questo periodo dell’anno, è già prevalentemente secco, e sembra quello del mese di agosto. La cicoria in piena fioritura rallegra il campo di sprazzi indaco. Questi fiorellini hanno la caratteristica di rimanere chiusi nelle giornate umide e nuvolose per aprirsi in quelle piene di sole, perciò la loro presenza dà un aspetto di estate inoltrata all’ambiente.
Indice dei contenuti
Gli ortaggi soffrono nonostante le annaffiature
La mancanza di precipitazioni e il caldo anticipato condizionano lo sviluppo delle piante anche se si provvede all’irrigazione artificiale. Danno segno di scarso sviluppo pomodori, patate e altri ortaggi tipici dell’estate. Le insalate con le alte temperature iniziano a sviluppare il fiore, prima ancora di avere accresciuto il cespo delle foglie, così le semine più tardive rischiano di non dare il raccolto atteso. Sono, inoltre preoccupata, per la falda acquifera che non vorrei sfruttare eccessivamente.
Irrigazione e pacciamatura degli alberi da frutto
Anche gli alberi da frutto giovani danno segnali di stanchezza e richiedono un’apporto extra d’acqua. Mi hanno suggerito di lavorare la terra alla base delle piante per favorire la discesa dell’acqua verso le radici e ridurre l’evaporazione della stessa per risalita capillare. Una lavorazione faticosa che mi lascia perplessa. Ho dei dubbi sugli effetti non desiderati che il disturbo al terreno potrebbe provocare. Se si decide di adottarla è fondamentale pacciamare il suolo che abbiamo lavorato, per salvaguardare la sopravvivenza dei microorganismi e per non far compattare il terreno nel caso la pioggia decida di presentarsi. Io ho provato a sperimentare una strada diversa piantando fagioli sotto gli alberi per ottenere una pacciamatura verde, per ottimizzare il consumo d’acqua destinata agli alberi, per avere un raccolto in più e per apportare azoto alle piante. Ma non è detto che riusciranno a nascere e svilupparsi. Insieme ai fagioli ho piantato dei porri che, da buoni membri della famiglia delle liliaceae, dovrebbero svolgere una funzione repellente.
- Ti potrebbe essere utile: cos’è la pacciamatura
I dati del Cnr e la conta dei danni della Coldiretti
Siccità e caldo anticipato non riguardano solo il Bosco di Ogigia. Il Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, ha fatto sapere che la primavera 2017 è stata la seconda più calda dal 1800 ad oggi, con un’anomalia di +1,9 gradi rispetto alla media del periodo di riferimento 1971-2000, preceduta solo dalla primavera 2007 (+2,2 gradi). I dati del Cnr riguardo alle precipitazioni ci dicono che la primavera di quest’anno è stata la terza più asciutta dal 1800 ad oggi, con un deficit di quasi il 50% rispetto al periodo 1971-2000. A rendere più grave il quadro è il fatto che la siccità  vada avanti dall’inizio dell’inverno. La Coldiretti, associazione che rappresenta gli agricoltori italiani, ha calcolato oltre un miliardo di euro i danni provocati nelle campagne italiane dalla pazza primavera calda e asciutta. L’andamento anomalo della primavera 2017 – commenta Coldiretti – conferma la tendenza ai cambiamenti climatici dopo che il 2015 è stato l’anno più bollente della storia dall’inizio delle rilevazioni nel 1800, ma nella classifica degli anni più caldi in Italia ci sono, nell’ordine, il 2014, il 2003, il 2016, il 2007, il 2012, 2001, poi il 1994, 2009, 2011 e il 2000.
- Potrebbe esserti utile: come irrigare senza sprecare acqua
Il prato naturale ha già un aspetto estivo, con le cicorie già tutte fiorite
Leggi anche
Permacultura: un sistema di progettazione, tre etiche e dodici principi
Come far crescere una food forest
Come fare l’orto
Primavera nell’orto. Consigli su siccità e gelate
Ebook
Introduzione alla permacultura. Guida gratuita
Corsi del Bosco di Ogigia
Scopri i nostri corsi
Gruppo Telegram
Unisciti al gruppo Telegram
Newsletter
Per non perderti articoli e video iscriviti alla newsletter del Bosco di Ogigia
ciao Francesca, prova irrigare con bassa frequenza (1 volta ogni 15 giorni), ma in maniera abbondante, circa 15l per m2 non meno,
Uso questo sistema per le piante già installate nel terreno, dopo 15 giorni il terriccio ha ancora presenza d’ umidita, ho una copertura di fieno di circa 25/30 cm, le piante sviluppano più velocemente le radici in profondità e si assicurano una umidità più costante senza stress idrico.
Un saluto Mauro
Grazie mauro, seguirò i tuoi consigli :)