La Drosophila Suzukii è un moscerino di soli 3 mm di lunghezza, non facile da notare per il suo colore tenue simile al miele. Ha in compenso dei grandi occhi rossi, ma per il resto si potrebbe ignorarlo, se non fosse che le sue abitudini riproduttive lo rendono particolarmente distruttivo per molti frutti. Il suo attacco arriva quando la frutta è matura provocando danni che possono riguardare l’intero raccolto. Come poter fare per ridurre questo problema nel frutteto? Come affrontare il problema? Basta una semplice trappola?

Quali frutti attacca la Drosophila Suzukii

Drosophila Suzukii, moscerino di 3mm dagli occhi rossi. Esemplare maschile

Mirtilli, ribes, lamponi, fragole, ciliegie sono i suoi bocconi preferiti. Come spesso accade nel mondo degli insetti, non sono gli adulti a fare i danni peggiori, bensì le larve, che per il loro sviluppo hanno bisogno di mangiare molto. I problemi iniziano quando la frutta è già rossa e matura e per il moscerino risulta facile da forare con il suo particolare apparato ovopositore seghettato. Una volta prodotto il taglio la femmina penetra la buccia e inserisce dentro al frutto un uovo provvisto di una cannuccia, che rimane all’esterno del frutto per permettere all’uovo di respirare. In questa fase il primo danno è già compiuto in quanto, dal piccolo taglio fatto in fase di deposizione, possono penetrare malattie e prendere avvio processi di decomposizione. Entro un paio di giorni, però, la situazione degenera rapidamente, perché la larva esce dall’uovo e si muove rapidamente tra la polpa per mangiare, creando gallerie. Spesso nello stesso frutto vengono deposte più uova, per cui in poche ore i frutti diventano completamente non commestibili. La drosophila Suzukii ama i frutti rossi, ma non disdegna altri colori. Può attaccare albicocche, fichi, kiwi, pesche, susine, mele pere e persino pomodori.

Come accorgersi in tempo del suo arrivo

Le fragole sono tra i frutti più attaccati dalla Drosophila Suzukii

Trappola per Drosophila Suzukii. Le fragole sono tra i frutti più attaccati

Per accorgersi tempestivamente della sua presenza e correre subito ai ripari per evitare che gli esemplari si moltiplichino a dismisura, si possono distribuire nel frutteto o nel campo di fragole delle trappole alimentari attrattive, da controllare e sostituire spesso alla ricerca della drosophila dagli occhi rossi.

Per riconoscere la drosophila suzukii ci viene incontro anche un’altra particolarità: i moscerini di sesso maschile presentano sull’estremità delle ali una macchiolina di colore scuro.

Trappola drosophila suzukii per il monitoraggio

Per rendere efficace la trappola occorre contrassegnarla con qualcosa di rosso, il colore più attraente per questi insetti. Per l’esca va imitato il profumo della frutta matura. Una ricetta efficace prevede aceto di mele, vino rosso e zucchero di canna. Aceto e vino si mettono in questa proporzione: 3/4 aceto di mele, 1/4 vino rosso. Per lo zucchero calcoliamo un cucchiaio a dose. Le trappole sono facili da realizzare anche con materiali di riciclo, avendo cura di permettere il raggiungimento dell’esca solo ai piccoli insetti. Una trappola con questa esca, infatti, potrebbe attrarre anche vespe, calabroni e mosche. A questo fine i fori di ingresso al contenitore devono avere piccole dimensioni. Si possono utilizzare bottiglie di plastica o barattoli di vetro. In quest’ultimo caso ci aiuta il Vaso Trap di colore rosso con imbuto a forellini di Tap Trap (i vasi di colore giallo Tap Trap sono utili contro le lumache), da applicare su barattoli di vetro da 1 kg, del genere usato per il miele. La trappola per il monitoraggio si appende ad altezza uomo sugli alberi a rischio con esposizione verso sud o si posa a terra per le  fragole. L’esca va sostituita ogni 15 giorni al massimo, controllando bene cosa abbia catturato. Se individuiamo la presenza di drosophila suzukii dobbiamo correre subito ai ripari, perché in una stagione riproduttiva il moscerino può raggiungere 10 generazioni e oltre. Da pochi esemplari ci potremmo trovare a contrastare un esercito di milioni di moscerini.

Metodi di difesa e cattura della drosophila suzukii

Vaso Trap

i minuscoli fori della trappola permettono di selezionare solo i moscerini

Per difendere il raccolto è fondamentale limitare al massimo la presenza degli insetti e gli insetticidi, sempre sconsigliati per la tossicità, sono impossibili da applicare contro un parassita che colpisce la momento del consumo. Appena notata la loro presenza si passa alla cattura massale. Trappole con la stessa esca alimentare usata nel monitoraggio andranno distribuite su tutta la zona da proteggere. Anche qui ci vengono in aiuto Vaso Trap o Tap Trap di colore rosso. In fase di cattura massale le bottiglie di plastica sono più facili da reperire e gli insetti potranno entrare direttamente dal collo della bottiglia, senza bisogno di selezionare rigorosamente la loro taglia. Sostituire spesso l’esca che perde il suo odore dopo qualche giorno.

Esempio di cattura di drosophila suzukii

Altra fondamentale strategia anti moscerino dei piccoli frutti è l’eliminazione di tutta la frutta matura, sia a terra che negli alberi. Anche se non più commestibile la frutta non potrà essere abbandonata, altrimenti la proliferazione proseguirà moltiplicando il potenziale distruttivo per altri raccolti e nella stagione successiva. In questa operazione possiamo arruolare come operaie specializzate delle galline, che completeranno minuziosamente la raccolta a terra.

Per gli impianti regolari e sostenendo un certo investimento si può ricorrere alla copertura completa degli alberi con teli anti-insetto, avendo cura di non lasciare varchi aperti all’ingresso delle moscerino in cerca del nido.

Francesca Della Giovampaola

Drosophila suzukii, il moscerino dei piccoli frutti (video)

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VASO TRAP PER DROSOPHILA SUZUKII

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