Come possiamo riutilizzare le nostre potature nell’orto? In inverno si compiono la maggior parte delle operazioni di potatura e questo è, perciò, il momento in cui disponiamo di molta materia organica legnosa che nell’orto diventa preziosissima per apportare fertilità. Anche la pulizia dei polloni e di piante spontanee invasive ci offre molto materiale utile a questo scopo.

Cosa fare con le potature?

Materiali preziosi per creare humus – La gestione delle biomasse, che spesso ci appare come un lavoro lungo e pesante è una fantastica occasione in cui fare tesoro di risorse utili alla rigenerazione del suolo. Si tratta di una di quelle operazioni polivalenti, compiendo le quali ci portiamo a casa diverse funzioni: gestiamo gli alberi per migliorare la loro fruttificazione, puliamo il suolo per fare spazio alle nostre colture e otteniamo materia organica che si trasformerà in humus grazie all’azione dei tanti organismi addetti alla decomposizione del legno. La crescita di piante su un terreno è sintomo di vitalità e la loro presenza apporta sempre qualcosa di buono, perciò non è necessario attendere che crescano piante spontanee per ricavarne biomasse, ma possiamo favorire la loro presenza con semine e trapianti per avere abbondanza di materia di cui disporre.

Humus da legno come nel sottobosco

La materia organica legnosa richiederà più tempo per decomporsi di quanto non serva per scarti di cucina, erba o paglia, ma il nutrimento che ne ricaverà il nostro suolo sarà di grande qualità. Otterremo qualcosa di molto simile al profumato humus che troviamo nel sottobosco.  Il terriccio di bosco infatti deriva, in buona percentuale, proprio dalla decomposizione del legno: rami spezzati, alberi caduti e altri residui legnosi, che nel bosco abbondano (se non esageriamo con le pulizie), consentono la continua rigenerazione del suolo. Il legno è fondamentale per la biodiversità, pensiamo al ruolo e alla diffusione dei funghi che di legno si nutrono e a tutti gli altri organismi decompositori del legno.

Cippato integrato nel suolo

Il cippato di ramaglie secche integrato al suolo, noto anche come brf (acronimo francese di Bois Raméal Fragmenté), è una tecnica molto interessante di rigenerazione del suolo che migliora la sua fertilità e la capacità di trattenere umidità. Le ramaglie appena tagliate e triturate vengono integrate nei primi centimetri di terra dove sono attaccate da funghi e altri organismi. La struttura del suolo migliora e la capacità di ritenzione idrica permette di portare avanti un orto senza la necessità di annaffiare. Il buon risultato di questa tecnica dipende da tante variabili e bisogna stare attenti alla fame di azoto che può innescarsi nei primi mesi dall’inserimento della ramaglie.

Cippato e potature

Cippato di ramaglie fresche da integrare nel suolo (tecnica del BRF)

Cippato come pacciamatura

Il materiale legnoso in decomposizione è utile come pacciamatura soprattutto sotto agli alberi del nostro frutteto. Aggiungendo sotto le chiome, alla naturale copertura di foglie, un po’ di legno, andremo a ricreare condizioni molto simili al bosco e sappiamo quanto sia prezioso l’humus del sottobosco. Anche qui la presenza di molta materia organica permette di trattenere l’acqua e di farla penetrare alle radici più gradualmente. Anche questa strategia ci permette di affrontare meglio i periodi di siccità, più frequenti a causa del cambiamento climatico.

Cippato nel compost

Il legno triturato è un ottimo ingrediente da aggiungere nel miscuglio di materia organica con cui produciamo il nostro compost. Contiene lignina e favorisce la presenza dei funghi. Questo ci servirà anche per inoculare il suolo di questi preziosi abitanti del pianeta, la cui presenza è fondamentale nei processi di trasformazione della materia organica, che consentono la rigenerazione dei suoli (qui trovi una guida gratuita alla rigenerazione del suolo). Il legno è ricco di carbonio e per la produzione del compost dovrà essere compensato da molta materia contenente in prevalenza azoto.

Argini di materia organica

Per questa funzione si possono usare rami e tronchi anche grandi. Si sistemano le potature a terra, senza farle passare da una macchina cippatrice e si creano rotoli di materia organica o piattaforme piuttosto spesse di legna e altri residui di piante. Il legno impiegherà più tempo a decomporsi e rilascerà gradualmente i nutrienti che contiene. Questo accumulo di materia organica molto vario crea una specie di spugna che trattiene l’acqua. In questo modo di ottiene anche un argine in caso di piogge abbondanti, utile anche a prevenire fenomeni di erosione e dilavamento. Si possono creare più dighe da collocare lungo curve di livello. Questo substrato di legno in decomposizione può diventare un ottima base su cui collocare l’orto.

Potature nell'orto

Recuperare le potature è molto importante

Ramaglie per i vialetti

I rametti più piccoli e appartenenti a piante sempreverdi possono essere collocati sui vialetti di passaggio. Hanno varie funzioni: ci evitano di sporcarci di fango e nutrono la terra anche nelle zone non coltivare. Questo secondo aspetto è molto importante. Dobbiamo considerare il nostro orto come uno spazio unico. Non ci interessa solo la fertilità dell’aiuola, ma quella del territorio nel suo complesso. Dobbiamo sempre ricordarci che in natura tutto è interconnesso. Nei vialetti possiamo usare anche i rami di conifere, utili anche a contenere le erbe spontanee.

Evitare i roghi di biomasse

Ci sono altri infiniti modi per valorizzare le biomasse che ricaviamo dalla gestione di alberi e arbusti, ma qui mi preme ricordare cosa non fare mai: bruciare questi materiali nel campo. I roghi all’aria aperta per lo smaltimento delle ramaglie sono ancora molto diffusi, anche se questa pratica è davvero poco conveniente. Forse fa risparmiare un po’ di tempo, ma fa perdere risorse importanti e inquina tanto. I gas sprigionati da tali falò contengono sostanze molto nocive, che non è il caso di immettere spontaneamente in atmosfera, né di respirare. Se si devono bruciare, meglio scegliere un fuoco controllato, a basse temperature, per la produzione di biochar, pratica da mettere in atto in proprio solo se si è attrezzati e competenti, non si può improvvisare.

Francesca Della Giovampaola

Cinque idee per usare le potature nell’orto (video)

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