Nel Bosco di Ogigia ho piantata un albero di canfora (Cinnamomum camphora). Avevo sentito parlare di recente di questa essenza, quando ho scovato una piantina di canfora abbandonata e malmessa in un vivaio di Pistoia. Aveva poche speranze di sopravvivere e mi è stata regalata. Il Bosco di Ogigia le è piaciuto da subito, anche se ha impiegato un po’ di tempo a ricominciare la sua crescita. Questa estate è cresciuta parecchio, emettendo tante lucide e aromatiche foglie nuove.

Albero di Canfora

Albero di Canfora

Origini dell’albero di canfora

La canfora cresce spontaneamente in Giappone, Cina e Taiwan dove può vivere mille anni e raggiungere i cinquanta metri di altezza. Dubito che  possa svilupparsi così tanto in Toscana, resta il fatto che potenzialmente è l’albero più grande del Bosco di Ogigia. Agli archeologi del web, che tra qualche secolo andranno a scavare tra i vecchi blog abbandonati in fondo alla rete, raccomando di andare a verificare lo sviluppo della pianta.

Foglie della canfora del Bosco di Ogigia

Foglie della canfora del Bosco di Ogigia

Nella progettazione in Permacultura ogni elemento inserito nel sistema deve avere almeno tre funzioni. Il mio alberello un giorno offrirà una grande ombra, intanto posso utilizzare le sue foglie dall’inconfondibile profumo per proteggere gli indumenti, viste le proprietà antisettiche e antiparassitarie. L’albero resta verde e lucido tutto l’anno, una rarità alle nostre latitudini, potrò godere così di un elemento sempreverde nei nebbiosi autunni della Valdichiana.

Caratteristiche dell’albero di Canfora

L’albero della canfora (Cinnamomum camphore) è una pianta della famiglia delle Lauracee. Le foglie della canfora come potete vedere dalla foto qui sopra sono lanceolate, coriacee, spesse e molto persistenti. Produce dei profumati fiori bianchi

L’olio essenziale estratto dall’albero di canfora

La canfora viene ottenuta mediante distillazione in corrente di vapore del legno di questo albero, che viene poi ridotto a schegge e raffinata successivamente per sublimazione. Per ottenere il prodotto finito è necessaria una seconda distillazione da cui si ottiene l’olio bianco di canfora, bruno e blu. L’olio essenziale è utilizzato come antitarme ed è anche uno stimolante cardio respiratorio.  L’olio di canfora svolge anche una azione tonificante, è utile in caso di stanchezza e pressione bassa.  Ha proprietà antinfiammatorie, può curare distorsioni, contusioni o strappi muscolari. Ha anche proprietà di vasocostrittore: quando viene massaggiato sulle gambe, previene e cura problemi circolatori. In caso di malattie come il raffreddore ha un effetto balsamico, aiuta ad eliminare il muco in caso di raffreddore. Infine è un buon antiparassitario: tiene lontano moscerini, mosche e appunto, le tarme.

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