Questa volta la permacultura mi ha indicato la strada della macrobiotica, la scienza della lunga vita, che ho conosciuto durante il soggiorno in Sicilia nell’azienda Etna Natura e Salute, dove si vive e si lavora seguendo i principi di queste due discipline.
Indice dei contenuti
Conoscere la macrobiotica
Quintilio Menicocci, dell’azienda agricola Etna, Natura e Salute
La mia guida in questa scoperta è stata Quintilio Menicocci. Non è un medico, né uno studioso di nutrizione, ma ha approfondito la materia per curare se stesso dopo una diagnosi disperata. Lui racconta che la macrobiotica gli ha salvato la vita e continua a mantenerlo in salute, ma solo fino a quando rispetta le sue regole. Oggi si sente debitore verso questo stile alimentare, che prende spunto da antiche filosofie orientali, e per questo si impegna a diffonderne la conoscenza, aiutando, quando gli viene richiesto, le persone a intraprendere un cammino che all’inizio appare difficile. A casa di Quintilio ho assaggiato la prima zuppa di miso, le prime prugne umeboshi, ho imparato a riconoscere lo yin e lo yang e ho persino sperimentato gli impacchi di zenzero. Nell’azienda Etna Natura e Salute si produce cibo in modo naturale, senza nessun fertilizzante, antiparassitario o diserbante, così da garantire una dispensa di buona qualità per preparare piatti di ispirazione macrobiotica.
Le dieci regole della macrobiotica
A trasformare le antiche conoscenze della medicina cinese in un regime alimentare diffuso in tutto il mondo è stato Georges Ohsawa, pseudonimo di Yukikazu Sakurazawa, nato a Kyoto nel 1893. In occidente ha divulgato, oltre all’antica teoria cinese dello Yin e Yang, altre tradizioni orientali come l’arte del tè, il bonsai, il judo e l’agopuntura. Riporto un estratto del decalogo delle sue direttive per vivere in salute raccolte nel libro di Franco Berrino “Il cibo dell’uomo”.
- Nutritevi soprattutto di cereali integrali in grani
- Non mangiate troppe verdure, circa il 30% del totale del cibo ingerito. Sostituite e affiancate alle verdure anche i legumi
- Salate con sale marino non raffinato, con salsa di soia non chimica o del gomasio (semi di sesamo e sale marino tostati e pestati insieme)
- Bevete solo quando ne sentite la necessità , sotto forma di infusioni calde e sempre senza zucchero
- Scegliete alimenti non cresciuti con la chimica e evitate i preparati industriali
- Masticate bene
- Evitare caffè, cioccolato e tutte le bevande zuccherate, alcoliche o chimiche
- Oltre a ciò non avete bisogno che di aria fresca e pura, e di immagini vivificanti che arricchiscono
- Smettete di assorbire zucchero, limitando al massimo anche la frutta
- Evitate i prodotti di origine animale
Per molti aspetti ricorda una dieta vegana (ma i prodotti di origine animale sono comunque ammessi), per altri stravolge dalle fondamenta alcune regole comunemente riconosciute come base di una corretta alimentazione. Per esempio consiglia di non bere troppo, che è esattamente il contrario dei famosi due litri di  acqua al giorno consigliati da molti medici. Inoltre scoraggia il consumo di frutta e utilizza molto sale.
Macrobiotica: il segreto sta nell’equilibrio
A tavola come nella vita serve equilibrio. In questo caso si tratta di equilibrio tra Yin e Yang, due principi che si trovano ovunque in natura e che sono opposti e complementari tra loro. Sono il femminile e il maschile, il freddo e il caldo, l’oscurità e la luce, l’acqua e il fuoco, e così via. Tutti i cibi sono Yin oppure Yang, ma in ciascuno è anche contenuta una parte che tende più allo Yin e una più allo Yang. Gli alimenti di origine vegetale sono sempre Yin, quelli di origina animale sempre Yang. Una carota sarà più Yang nella radice e più Yin nelle foglie. Un seme è Yin, in quanto di origine vegetale, ma molto più Yang di una foglia, perché più concentrato. Nel nostro piatto devono finire ingredienti in cui Yin e Yang si compensino, va sempre trovato un equilibrio. Questo approccio, che parte da teorie antichissime, viene criticato da molti medici e scienziati moderni, ma al contempo fa venire in mente le nuove teorie legare alla meccanica quantistica. Tradotta in ricette questa filosofia produce piatti gustosi e equilibrati anche nel sapore. Se non si deve seguire una dieta rigorosa per affrontare un problema specifico, la macrobiotica è piacevole per il palato.
Riflessioni sulla macrobiotica
Non ho conoscenze e competenze tali da poter raccomandare o sconsigliare questa o qualsiasi altra dieta. Dopo questa esperienza sto sperimentando nuovi ingredienti e nuovi sistemi di preparazione del cibo anche nella mia cucina e forse, tra un po’, saprò dire se ne ho avuto dei benefici. Da quello che ho approfondito fino ad ora posso dire che contiene raccomandazioni abbastanza ragionevoli, da indurre a pensare che potrebbe davvero aiutarmi a risolvere qualche acciacco. In realtà , nei miei giorni di full immersion in Sicilia, ho conosciuto molte persone pronte a testimoniare che un’alimentazione del genere è capace di cambiare la vita e di risolvere, o almeno migliorare, problemi di salute molto gravi. Le mie perplessità riguardano la provenienza dei preparati alimentari (soprattutto Giappone) e il loro prezzo. Non è mai sostenibile né sensato che un cibo arrivi sulla nostra tavola dopo aver viaggiato per mezzo globo, ma la diffusione delle conoscenze sulle proprietà di certi prodotti ha già portato a produrne anche in Europa e inoltre, vari esperti, propongono una macrobiotica molto più “mediterranea”. Se è vero che è meglio spendere per mantenere la salute piuttosto che per curarci quando l’abbiamo perduta, è anche giusto ricordare che non tutti possono permettersi la merce in vendita in certi scaffali da boutique del cibo. Nel complesso ciò che si spende in più in alghe e cereali fermentati, si potrà comunque risparmiare al banco delle carni e dei formaggi. Credo che un merito della macrobiotica sia quello di indurci a meditare di più sul cibo che assumiamo e a ricordarci che le scelte alimentari condizionano il nostro benessere non solo nel lungo periodo, ma ogni giorno e a ogni pasto. Energia fisica e lucidità mentale, buona linea e buon umore dipendono da noi più quanto siamo portati a pensare. Per costruire la propria dieta servono delle conoscenze scientifiche (in continua evoluzione) che ciascuno dovrebbe approfondire e poi consapevolezza sulle specificità individuali e ambientali, alle quali prestare altrettanta attenzione. Nessun medico o studioso o libro sarà mai in grado di dettare a ciascuno l’esatta dieta da seguire. Stare bene è una nostra responsabilità , come lo è agire perché il benessere sia a disposizione di tutti.
Ricetta macrobiotica del brodo di Miso
Il brodo di miso (il Miso è un condimento che deriva dalla fermentazione di cereali) è un piatto base della cucina macrobiotica. Può essere usato sempre come antipasto, a pranzo a cena e persino a colazione. Si tratta di un brodo vegetale dove devono comparire diverse verdure con caratteristiche diverse di Yin e Yang. In genere si usano carota (tendente allo Yang), la cipolla (neutra) e del prezzemolo o cipollotto (più Yin) a fine cottura, ma gli ingredienti variano per seguire la stagionalità delle verdure. Si fanno cuocere in acqua aggiungendo poco sale marino integrale quando inizia la bollitura. Il miso si aggiunge a fine cottura. Non deve cuocersi, ma sciogliersi nel brodo. Prima delle verdure nell’acqua dovremmo fa ammollare dell’alga wakame, che poi faremo a pezzettini. Le alghe sono molto utilizzate in macrobiotica.
Cos’è la macrobiotica (video)

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Interessante e b&b?dove si trova precisamente?
Ciao Angela, il centro non è ancora pronto per offrire anche il pernottamento, ma organizza corsi e incontri. In questa pagina facebook trovi informazioni https://www.facebook.com/istitutomacrobioticosiciliano/
Ho conosciuto Quintilio e seguo la macrobiotica e ho visto questo paradiso
Ciao Roberta, è stato uno dei primi video del Bosco di Ogigia