David Holmgren è uno studioso australiano, esperto di ecologia e agronomia, conosciuto, insieme a Bill Mollison, come fondatore della permacultura. Il metodo della progettazione in permacultura è nato negli anni ‘70 in Australia per poi svilupparsi in tutto il mondo come alternativa ad un modello di crescita basato sull’energia fossile e la predazione degli ecosistemi naturali.

Il contributo alla permacultura di Holmgren è molto importante e in Italia è, in particolare, conosciuto il suo libro “Permacultura. Come progettare e realizzare modi di vivere sostenibili e integrati con la natura“, che con il manuale di Permacultura di Bill Mollison (1988), costituisce la base per la formazione di un aspirante permacultore. Il manuale elenca e spiega le etiche e i principi di permacultura elaborati da Holmgren. È un testo complesso e dettagliato che fornisce una serie di strumenti al progettista, che possono adattarsi a diverse situazioni. Sono validi per organizzare un orto, un’azienda agricola, una abitazione e anche per affrontare più radicali scelte di vita.

La permacultura può essere descritta come: pensare attentamente seguito da azione minima, invece che azione frettolosa seguita da pentimenti a lungo termine.

Patrick Whitefield, The earth care manual

David Holmgren

David Holmgren, lo “zio” della permacultura

Chi è David Holmgren

David Holmgren è il co-fondatore del metodo di progettazione della permacultura. Ha dedicato la sua vita ad approfondire concretamente la progettazione e la realizzazione di stili di vita sostenibili e integrati con la natura. Ha realizzato progetti in permacultura e condotto laboratori in tutto il mondo. Insieme alla compagna e al figlio gestisce la fattoria Mellidora a nord di Melbourne, in Australia, uno dei più noti siti di permacultura applicata.

Il testo citato sopra è del 2003 e si tratta del primo sviluppo significativo di questo sistema di progettazione dai tempi del “Manuale di permacultura” di Bill Mollison (1988), con cui Holmgren aveva collaborato. Dopo gli inizi con Mollison, David Holmgren negli anni successivi, ha continuato ad elaborare e perfezionare con studi, ricerche e sperimentazioni la permacultura.

Bill Mollison e David Holmgren insieme

Bill Mollison a sinistra, a destra David Holmgren

L’incontro con Bill Mollison

David Holmgren incontrò per la prima volta Bill Mollison nella primavera del 1974, dopo un seminario all’Università della Tasmania. “Il seminario, e la maggior parte degli interventi dei soliti noti, sembravano abbastanza scontati” ricorda Holmgren, “ma c’era questo tizio che veniva dall’università il cui contributo mi interessò parecchio”.

Alla fine del seminario Holmgren rimase affascinato da Bill Mollison. “Il suo modo di pensare ed esprimersi era affascinante, ben piantato, ma allo stesso tempo olistico. Ecologico! Non allo stesso modo dei molti attivisti che si definivano ecologisti, ma che erano riduzionisti come la maggior parte degli scienziati”. Alla fine di questo primo incontro Mollison propose a Holmgren di stare da lui, a Strickland Ave, alle pendici della montagna, fino alla fine dell’anno accademico. Era solo l’inizio di una proficua collaborazione.

La permacultura rappresenta la migliore prospettiva attraverso la quale guardare il futuro. David Holmgren

I principi della permacultura codificati da Holmgren

È lo stesso Holmgren a raccontare come sono stati elaborati nel tempo i principi di permacultura. All’inizio in maniera non organica nel libro a quattro mani Permaculture One del 1978. Poi approfonditi da Bill Mollison nel manuale di Permacultura del 1988 e ancora rielaborati e chiariti nel libro del 1991, scritto da Mollison in insieme a Reny Mia SlayIntroduzione alla Permacultura“. I principi di Bill Mollison sono stati successivamente ampliati e rivisti dagli studi di David Holmgren.

Ecco i 12 principi della permacultura codificati da Holmgren:

  • Osserva e interagisci 
  • Raccogli e conserva energia 
  • Assicurati un raccolto 
  • Applica l’autoregolamentazione e accetta feedback 
  • Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili
  • Evita di produrre rifiuti
  • Progetta dal modello al dettaglio
  • Integra invece di separare
  • Piccolo e lento è bello
  • Usa e valorizzare la diversità
  • Usa e valorizza il margine
  • Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo

La permacultura ci procura una cassetta degli attrezzi per spostarci dalla cultura della paura e della scarsità a una cultura di amore e abbondanza. Toby Hemenway

Il fiore della permacultura di Holmgren

Sempre nel libro di Holmgren incontriamo nelle prime pagine il suo famoso fiore della permacultura.  Nel disegno del fiore sono indicate le principali aree da trasformare per costruire un futuro sostenibile. Dalla cura della terra e della natura, la permacultura estende i suoi campi di azione alle risorse materiali, energetiche e alle comunità umane. Al centro del fiore ci sono le 3 etiche e i 12 principi, dai quali partono i sette petali del fiore (vedi foto) collegati da un percorso spiraliforme. 

I sette petali individuano altrettanti domini di intervento, intrecciati e interconnessi. All’apice dei petali sono indicate le aree specifiche di progettazione, che variano in base ai contesti e alle epoche. Ecco le aree di intervento: 

  1. Cura di terra e natura
  2. Ambiente costruito (edifici)
  3. Strumenti e tecnologie
  4. Cultura e istruzione
  5. Salute e benessere spirituale
  6. Economia e finanza
  7. Possesso della terra e governo della comunità
Fiore della permacultura

Il fiore della permacultura di David Holmgren

La permacultura è il paesaggio disegnato consciamente che imita i modelli e le relazioni che si trovano in natura, producendo un’abbondanza di cibo, fibre ed energia per i bisogni locali. David Holmgren

Il problema è la soluzione

Avrete sentito affermare da un permacultore: “Il problema è la soluzione!”. Cosa significa esattamente? Questa frase, secondo Holmgren, ci fa capire come le cose in natura non siano quasi mai come sembrano. Spesso quello che ci accade e che consideriamo come negativo può mostrare il suo lato positivo, a volte più importante o almeno altrettanto importante della percezione negativa che abbiamo avuto inizialmente.

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    Un esempio che possiamo fare, molto semplice e immediato, riguarda le “erbacce”, o meglio le erbe spontanee, che troviamo nell’orto. Le consideriamo spesso un problema e, invece, possono fornirci molti effetti positivi: le erbe possono essere importanti indicatori ambientali, agenti di riparazione di un suolo danneggiato o da rigenerare, oppure possono rivelarsi delle risorse, che finora non riuscivamo a vedere o valorizzare.

Download introduzione alla permacultura (pdf)

Affinché una cultura umana possa essere considerata sostenibile, deve avere la capacità di riprodursi per generazioni, soddisfacendo i bisogni delle comunità umane senza provocare catastrofi o cataclismi. David Holmgren

I vantaggi del design in permacultura

Partendo dall’osservazione attenta dei processi naturali e degli equilibri che troviamo in natura, la permacultura ha sviluppato un modo innovativo ed equilibrato di produrre cibo, creare comunità, realizzare strutture abitative e rigenerare suoli. Holmgren ha esteso le scoperte della permacultura a tutti gli aspetti della vita umana, immaginando una nuova cultura e una nuova società, sostenibili e stabili sia dal punto di vista ecologico, che da quelli economico ed etico. Riusciremo a realizzare questo sogno?


Filippo Bellantoni

David Holmgren a Mellidora (video in inglese)

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Bill Mollison, da permaculture news (ENG)
Il sito di David Holmgren (ENG)
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Ebook gratuito sulla permacultura
Introduzione alla permacultura (pdf)

Libri
Permacultura. Come progettare. di D.Holmgren. ed. il filo di Arianna

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