Ogni giorno è quello giusto per iniziare a fare un orto. Si può fare in balcone, ma anche senza molto spazio. Se si ha voglia di iniziare a produrre il proprio cibo si può partire da zero e subito, anche senza uno spicchio di terra e senza nessuna esperienza. Perché fare l’orto è sempre di più un atto rivoluzionario, un passo concreto e pieno di significato da compiere per volersi bene e fare qualcosa anche per gli altri. L’orto mette insieme la cura della propria salute, con la cura della terra e, imparare a coltivare qualcosa fa fare grandi passi avanti verso la conoscenza, la consapevolezza e la libertà.

Fare un piccolo orto per balcone o terrazzo

Sono convinta che ricucire la distanza tra noi e il cibo che mangiamo possa portare importanti benefici al corpo, alla mente e alla società. Non crescono individui sani in una società malata e una società non può dirsi sana se non conosce e rispetta la fonte del suo sostentamento: il cibo,  capace di preservare forza, salute e lucidità. Non c’è salvezza nei cibi preconfezionati, nei pacchetti da scartare al bisogno per rispondere ai brontolii dello stomaco o della mente. Anche qualche foglia di insalata appena raccolta e ben coltivata può aprirci una porta verso la riscoperta dei veri sapori e del vero nutrimento. Vediamo dunque come fare per iniziare subito a coltivare un mini-orto per gustare le insalatine più buone della nostra vita.

piantine da mini orto. Lattuga grand rapids, tipo gentilina

Cosa è un mini orto

E’ un orto di piccole dimensioni, che ha bisogno di pochissimo spazio, i cui gli ortaggi coltivati vengono raccolti e consumati quando sono ancora giovani.

A cosa serve fare un mini orto

Gli ingredienti sono semplici. All’inizio, probabilmente, dovremo comprare qualcosa, ma con il tempo potremo diventare completamente autosufficienti e ottenere raccolti sempre più buoni e sempre più nutrienti. La cosa più preziosa che ci occorre sono i semi. Quelli buoni sono figli di piante buone, meglio se autoprodotti o recuperati da qualche agricoltore che conserva qualcuna delle infinite varietà di ortaggi selezionate dall’uomo in millenni di agricoltura. Si possono anche acquistare ed è meglio scegliere quelli biologici. Nel mini-orto se ne consumano tanti perché si raccolgono gli ortaggi quando sono ancora piccoli e ci servono molte più piantine. Da evitare le sementi ibride, di cui non potremo riprodurre i semi per la stagione successiva. Le piante ibride, infatti, non sono in grado di far crescere piante simili alla pianta madre. In realtà possiamo comunque tentare la loro risemina, ottenendo piantine diverse, con caratteristiche che potrebbero piacerci comunque.

terra per mini orto

Terra per mini orto

La terra per le piantine

Il secondo ingrediente è altrettanto prezioso: la terra per l’orto. Il substrato in cui andiamo a piantare i semi dovrebbe essere vivo e ricco di nutrienti. Il terriccio universale che si può acquistare a sacchi in genere non ha queste caratteristiche e deve essere arricchito subito con qualche ammendante. Invece la terra di campo (non inquinata) miscelata con del buon compost ci dà buone garanzie di successo. L’autoproduzione di compost è molto utile. Ci permette di far crescere bene le nostre piantine e di trasformare i rifiuti organici in qualcosa di utile, con ricadute positive per l’ambiente. Se ci abituassimo tutti a produrre compost, riporteremmo fertilità alla terra, riducendo i costi per lo smaltimento dei rifiuti a vantaggio di tutti.

Semi di insalate pronte per il mini orto

Semi di insalate pronte per il mini orto

Contenitori per il mini orto

Poi ci servono dei contenitori. E qui possiamo sbizzarrirci soprattutto con i materiali di riciclo. Per il mini-orto si possono utilizzare una serie di imballaggi usa e getta ai quali dare una seconda vita. L’importante è che abbiano dei fori per il drenaggio dell’acqua, che non deve mai ristagnare a contatto con le radici. Le confezioni di plastica con cui ci vengono venduti tanti prodotti alimentari freschi, bottiglie di plastica tagliate, vasetti di yogurt o gelati, contenitori per uova, rotolini di cartone della carta igienica e così via. E poi ci sono vecchie pentole in disuso da riadattare e altri oggetti casalinghi, fino ad arrivare a vecchie scarpe. Non sono certo da disdegnare i vasi in coccio e tutti gli altri contenitori appositamente creati per contenere terra e piante. La profondità del contenitore, fondamentale per la pianta adulta, in questo caso non è importante perché raccoglieremo prima che le piantine entrino in sofferenza. Se coltiviamo in inverno possiamo anche coprire il contenitore con un coperchio trasparente, che può essere persino già incorporato nel nostro contenitore di riciclo.

Infine ci serve qualcosa per mantenere sempre umida la terra, senza annaffiare con getti d’acqua troppo potenti per un mini-orto in crescita. Munitevi di uno flacone a spruzzo, da acquistare o da riciclare. Questo tipo di irrigazione richiede interventi frequenti, che diventeranno un piacevole modo per prenderci cura del nostro baby cibo.

mini orto, innaffio con uno spruzzino

Come preparare e prendersi cura del mini orto

Adesso che abbiamo tutti gli ingredienti non resta che inserire il substrato nel contenitore, mettere i semi in superficie, coprirli leggermente e annaffiare con costanza. I semi germineranno e quando le piantine saranno grandicelle inizieremo a mangiarle. Sono piccole, ma ricchissime di sapore e nutrienti. Potranno costituire un sano spuntino o un tocco freschissimo da aggiungere ad altri piatti. I semi hanno tempi e temperature di germinazione molto diversi, controllate le caratteristiche di quelli che avete scelto. Ce ne sono alcuni che impiegano anche più di 20 giorni ad attivarsi, quindi non disperate se non vedete accadere niente per molte settimane. Quando in semi devono ancora germinare non è necessaria la luce del sole, ma appena spuntano le piantine è necessario garantire una sufficiente illuminazione per evitare l’effetto filatura, con le piantine che si allungano velocemente e disperatamente alla ricerca di sole e luce. Non useremo trattamenti, non ce ne sarà bisogno. La terra potrà essere usata per diversi cicli aggiungendo un po’ di nuovo fertilizzante: compost o lombricompost. Per la raccolta possiamo usare un paio di forbici per non disturbare le radici delle piantine che crescono vicine. Alla fine possiamo decidere di trapiantare qualche piantina a terra o in un vaso più grande per farla crescere e raccogliere i semi per il prossimo ciclo.

Cosa coltivare

Si possono coltivare tutti gli ortaggi a foglia: lattughe, radicchi, spinaci, bietole, rucola. Si prestano anche le agliacee: aglio, cipolla, porro, erba cipollina, tutte piantine profumate sin dalla nascita. E poi ci sono le aromatiche: basilico, prezzemolo, coriandol0, sedano e carote, le cui foglioline giovani sono buone da mangiare senza attendere la crescita delle radici.

Francesca Della Giovampaola

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